La recente visita a Roma del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohammed bin Zayed Al Nahyan, ha segnato un punto di svolta nelle relazioni tra Italia ed Emirati, culminando nella firma di oltre 40 accordi per un valore complessivo di 40 miliardi di dollari. Intese che coprono una vasta gamma di settori strategici, tra cui difesa, energia, intelligenza artificiale e infrastrutture, evidenziando l’impegno reciproco a rafforzare la cooperazione bilaterale – orientata però anche nell’ottica di cooperazione in ambienti terzi, come l’Africa. A sottolineare l’importanza del momento storico, affermando che le relazioni tra i due Paesi sono “solide e dinamiche, costruite su interessi condivisi e sostenute dalla visione e dall’impegno delle nostre leadership” è in questa conversazione l’ambasciatore emiratino in Italia, Abdulla Ali Alsubousi.

In effetti l’incontro tra bin Zayed e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni è stato il secondo nel giro di due mesi. Alsubousi ha inoltre evidenziato come si stiano sviluppando “partenariati robusti in commercio, investimenti, cultura, legami tra le persone e innovazione”, recuperando negli ultimi anni una relazione che ha vissuto fase più sensibili. Uno degli accordi principali dei giorni scorsi riguarda il partenariato strategico sugli investimenti, siglati tra il ministero delle Imprese e del Made in Italy e quello dell’Industria e delle Tecnologie Avanzate degli Emirati. Questa intesa prevede la creazione di un gruppo di lavoro dedicato all’identificazione di progetti e opportunità di investimento comuni, come la resilienza delle catene del valore, le tecnologie verdi, la salute, l’intelligenza artificiale e l’agroalimentare. Ambiti su cui la potenza economica emiratina e la Vision dell’attuale leadership stanno portando il Paese all’avanguardia globale. Un altro accordo significativo è stato firmato nel settore della difesa, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione sia in ambito militare sia nel connesso settore industriale.

Le intese con Fincantieri, ELT, Leonardo, o Enel, Eni, Intesa tra gli altri, in definitiva rafforzano il ruolo degli Emirati come partner chiave dell’Italia nella regione del Golfo e più per esteso nell’Indo-Mediterraneo – ossia nell’area in cui si snoda Imec, il corridoio di connessione Europa-India, via Medio Oriente, che Roma e Abu Dhabi hanno co-progettato durante il G20 di New Delhi. Alsubousi spiega che “il commercio bilaterale continua a crescere, con una forte cooperazione nei settori dell’energia, come dimostra l’accordo trilaterale con l’Albania, il crescente coinvolgimento delle aziende italiane in progetti infrastrutturali emiratini e le sinergie nel campo dell’AI e dell’aerospazio”.

Le opportunità con altri partner

Oltre agli accordi economici, i due Paesi esplorano opportunità di cooperazione con altri partner, in particolare in Africa, nell’ambito del Piano Mattei. “Lo consideriamo una piattaforma solida e completa – dice Alsubousi a proposti della strategia africana di Roma – che permette agli Emirati e all’Italia di esplorare ambiti di cooperazione reciproca e di investire nello sviluppo delle economie e delle comunità locali, lavorando insieme ai partner locali per il bene dell’intera regione. Stiamo collaborando per creare opportunità che rafforzino le comunità africane, garantendo al contempo uno sviluppo sostenibile”.

Le visioni del “Processo di Roma”

Questa collaborazione segue le visioni del “Processo di Roma” – la conferenza internazionale su sviluppo e migrazione ospitata nella capitale italiana nel 2023 – e mira a promuovere la sostenibilità e la stabilità in Africa e nella regione de Mediterraneo allargato: gli Emirati diventano coinvolti nel desiderio dell’Italia di ampliare la propria proiezione internazionale. “Guardiamo con fiducia al futuro della nostra relazione, certi che continuerà a creare opportunità per entrambe le nazioni”, chiosa la feluca emiratina, ricordando che “crediamo nelle soluzioni collaborative ai problemi globali e ci impegniamo a lavorare con alleati come l’Italia per promuovere la pace, la stabilità e la prosperità”.

Emanuele Rossi

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Formiche.net