Dopo lo strappo e le liti è arrivato l’accordo: tra Governo e Regioni è stata infatti raggiunta una faticosa intesa sulle regole da seguire nell’ambito della ristorazione.

L’escutivo Draghi ha dato via libera alla proposta formulata dal presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, così formulata: esteso in in via temporanea, per farlo decadere dopo due settimane (a fine giugno quando l’Italia sarà tutta in zona bianca, ndr), il tetto massimo al chiuso da 4 a 6 persone per tavolo nella zona bianca.

La proposta di Fedriga proponeva un numero di commensali più alto, otto, ma l’intesa si è raggiunta su un compromesso fissando il numero di persone al tavolo a sei.

Il tetto di 6 persone a tavola al chiuso potrà essere superato in caso di due nuclei familiari. Un esempio: una famiglia con due figli e una con tre figli, dunque 9 persone, possono stare insieme, mentre con le attuali regole dovrebbero mangiare in tavoli separati. 

Per quanto riguarda i tavoli all’aperto, invece, non sarebbe previsto alcun limite.

Il presidente Fedriga, riporta l’Ansa, avrebbe inoltre rilanciato sull’opportunità di valutare l’abolizione di limiti all’aperto anche per le zone gialle e, a tal proposito, si sarebbe impegnato a coinvolgere il tavolo tecnico nazionale.

La proposta delle Regioni avrebbe superato quindi lo stallo che si era venuto a creare nel governo con lo scontro tra il ministro della Salute Roberto Speranza e quello degli Affari Regionali Mariastella Gelmini: il primo chiedeva di  mantenere il limite di quattro persone sia all’aperto che al chiuso, la seconda giudicava questa una regola “troppo restrittiva”.

Un’ordinanza è attesa da parte del ministro della Salute domani, per regolamentare quindi il mondo della ristorazione. Su Twitter quindi il ministro Gelmini rassicura: “Governo e Regioni verso una sintesi positiva sul numero massimo dei commensali nei ristoranti, tanto al chiuso quanto all’aperto – scrive –  . La zona bianca è un ‘premio’, non avrebbe avuto senso mantenere le stesse regole previste per la zona gialla. Torniamo alla normalità”.

Speranza, impegnato nel G7 di Oxford, ha invece sottolineato che “le cose vanno meglio” in Italia sul fronte Covid “grazie alla campagna di vaccinazioni e alle misure che abbiamo avuto in questi mesi”, ora occorre “proseguire in un percorso di gradualità perché è giusto riaprire ma passo dopo passo” visto che “un passo troppo lungo ci potrebbe far pagare un prezzo”. Quanto all’alleggerimento delle regole sui tavoli nei ristoranti ha precisato: “Bisogna sempre distinguere l’aperto dal chiuso perché al chiuso ci sono molti più rischi. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo insistere su questa strada”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia