Con l’avvicinarsi del Capodanno, sono molte le persone che si organizzano per festeggiare al meglio la fine dell’anno. E’ il caso di una decina di famiglie, per un totale di 40 persone, le quali avevano deciso di trascorrere il Capodanno alle Terme di Pompeo- Fontana Olente”  di Ferentino, un paese nella provincia di Frosinone. Queste famiglie, provenienti da Campania, Piemonte,  Roma, addirittura una dal Portogallo, hanno scelto di trascorrere insieme i festeggiamenti dell’ultimo dell’anno con i loro figli autistici, tutti tra i 12 e i 18 anni. Si sono conosciuti per via di alcune terapie psicocognitive comuni e approfittando della festività, volevano passare una giornata in compagnia. La loro prenotazione nella struttura, però, non è mai andata a buon fine. Infatti, l’albergo non avrebbe accettato di ospitare un gruppo di famiglie con ragazzi autistici. O meglio, avrebbe deciso di disdire il loro soggiorno per Capodanno. Con la stessa modalità con cui alcuni alberghi specificano che non accettano cani e altri animali domestici, al “Terme di Pompeo” hanno detto di non accettare autistici. Questo è bastato per scatenare l’ira del web non appena appresa la notizia.

LE SCUSE DEL PROPRIETARIO – Al momento della prenotazione il gestore dell’hotel era entusiasta di ospitare così tante persone, ma non appena ha saputo che c’erano delle persone autistiche, l’uomo ha spiegato di non poter accettare la prenotazione. Prima si è giustificato dicendo che c’era un numero chiuso per i bambini, in un secondo momento ha ammesso che la struttura non era adeguata a ospitare persone affette da autismo. Durante la telefonata resa poi pubblica dalle famiglie che hanno deciso di denunciare quanto accaduto, è poi venuta a galla la verità: il direttore dell’albergo ha detto no ai ragazzi autistici perché teme possano disturbare gli altri clienti. Come denunciano le famiglie che si sono viste rifiutare la prenotazione e che non hanno potuto regalare ai propri figli una vacanza, dunque, l’albergo di Ferentino non sembra essere una struttura aperta a persone che presentano un certo tipo di disabilità. Il proprietario ha ricondotto l’esclusione delle famiglie a motivi legati ai festeggiamenti con musica alta e fuochi d’artificio che, a detta sua, avrebbero potuto creare problemi ai ragazzi autistici.

La notizia è stata resa nota dai media ed è subito divenuta virale. Questo ha scatenato una bufera che si è abbattuta sulla struttura, tanto che il direttore dell’albergo ha giustificato la vicenda dichiarando: “Voi dovete mettervi nei miei panni. Io ho il dovere di garantire tranquillità e relax ai nostri clienti. Se volete possiamo organizzare un fine settimana e vi do tutta la struttura”. Dunque per il gestore le persone affette da autismo non possono soggiornare presso la struttura insieme a tutti gli altri clienti, ma possono al massimo prenotare una vacanza a parte. “Ho chiesto consiglio anche ai miei collaboratori – ha continuato l’uomo – e non me la sono sentita. Dobbiamo pensare anche agli altri ospiti. Qui si fanno i botti e cosa ne so come reagiscono i ragazzi autistici. Parliamoci chiaro, Capodanno era per i genitori mica per i ragazzi disabili. Sono persone che non conosco. Ho avuto paura e ho dovuto pensare alla struttura. Se non fosse stato così pecunia non olet – ha concluso – avrebbero pagato come gli altri…”.

LE REAZIONI – Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, il quale ha subito voluto chiarire la sua posizione sulla vicenda attraverso la sua pagina Facebook: “Ho appreso dai social che una struttura ricettiva di Ferentino non avrebbe accettato di ospitare un gruppo di famiglie con ragazzi autistici. Se la notizia fosse confermata nella versione pubblicata online da un quotidiano, quanto accaduto sarebbe di una gravità inaccettabile. E assolutamente da condannare. La nostra città è da sempre inclusiva– sottolinea il primo cittadino –  Per questo appurerò personalmente i fatti, Ma sin d’ora sarei onorato se questi ragazzi fossero nostri ospiti nella cittadina per apprezzarne le sue bellezze e la sua gente”.