L'evento sconosciuto
Allerta mondiale per la malattia sconosciuta che uccide in Congo. Il virus, il contagio e i sintomi: “Attacca le vie respiratorie”
Una misteriosa malattia che da oltre un mese sta mietendo vittime, colpendo soprattutto i giovani tra i 15 e i 18 anni nella Repubblica Democratica del Congo. Le autorità sanitarie la descrivono come un “evento sconosciuto di sanità pubblica”, con epicentro nella regione di Panzi, situata a circa 700 chilometri a sud-est di Kinshasa. Dalla comparsa dei primi casi, rilevati alla fine di ottobre, si contano almeno 76 decessi e 376 contagi. Dei morti, 27 sono deceduti in ospedale, di cui 10 per mancanza di trasfusioni di sangue e 17 a causa di complicazioni respiratorie. Gli altri decessi sono stati registrati all’interno delle comunità locali nella provincia di Kwango.
I sintomi della malattia sconosciuta in Congo
I pazienti manifestano febbre alta, tosse, mal di testa e congestione nasale, sintomi simili a un’influenza, ma aggravati da un’anemia severa che spesso si rivela letale. Nulla è ancora chiaro sulle modalità di contagio che non dovrebbero però differire da quelle tipiche. Il ministro della Sanità pubblica, Samuel-Roger Kamba, ha confermato che la situazione è sotto stretta osservazione, pur precisando che non tutti i casi fatali possono essere direttamente collegati alla malattia, date le condizioni di estrema precarietà in cui vive la popolazione. Il 61% degli abitanti della zona soffre di malnutrizione e l’accesso a risorse fondamentali come acqua potabile e medicinali è scarso.
Il virus, il contagio. L’Italia alza le barriere
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha registrato ufficialmente 30 vittime, ma il bilancio potrebbe essere più grave, con segnalazioni di ulteriori decessi fuori dai circuiti ospedalieri. L’allerta è massima, mentre si cercano risposte per contenere un’epidemia che rischia di espandersi. Gli esperti ritengono che la malattia, che sembra attaccare l’apparato respiratorio, potrebbe essere causata da un batterio, un virus o un altro agente patogeno ancora sconosciuto. Intanto, anche l’Italia ha innalzato il livello di attenzione, con il Ministero della Salute che ha inviato un’allerta agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf), raccomandando controlli rigorosi sui passeggeri provenienti dal Congo.
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