Napoli, crisi senza fine
Ancelotti vede l’esonero: “Valigia pronta, una cosa non rifarei ma non la dico”

“Se la valigia è sul letto? Per un allenatore deve essere sempre pronta, non puoi mai disfarla”. Così Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, nella conferenza stampa alla vigilia della partita di Champions League contro il Genk. “Essere messo in discussione per un allenatore è assolutamente normale, sono esperienze già vissute tante volte. Non mi spaventa il fatto che la società possa decidere di esonerarmi o io decidere di andare via. Se si verificano determinate condizioni credo si debba andare avanti, se non si verificano è gusto chiudere”, aggiunge.
“Io devo fare il mio, mi piace valutarmi per quello che sto facendo e non per quello che ho fatto in passato. Devo dare il meglio per coinvolgere i calciatori”, prosegue ancora Ancelotti. “Non voglio che i giocatori giochino per me. Mi aspetto una prestazione convincente, come le altre in Champions. Non era un girone facile, vuol dire che almeno in coppa la squadra ha dato il massimo. E quando lo fa può competere contro chiunque”, ribadisce il tecnico azzurro. “Cosa non rifarei in questo anno e più di Napoli? Una, ma non la dico”, prosegue. “Dopo la gara farò delle riflessioni legate alla partita e spero siano positive, visto che nell’ultimo periodo sono stata davvero poche”, conclude Ancelotti.
CON ADL PARLO TUTTI I GIORNI – Sul rapporto con Aurelio De Laurentiis: “Parlo con il presidente quotidianamente, abbiamo fatto valutazione sulla gara di Udine e ora siamo concentrati su quella di domani. E’ una grande opportunità di ottenere un obiettivo importante, quello di qualificarci”. “Devo prendere delle decisioni in queste ore, mi compete scegliere la formazione giusta e mettere in campo la strategia migliore per giocare bene e fare una gara convincente come fatto tante volte, soprattutto in Champions”, aggiunge.
NOVE GARE SENZA VITTORIE – L’ultimo successo del Napoli di Ancelotti è datato 23 ottobre quando a Salisburgo gli azzurri si imposero 3-2 in una sfida chiave nel girone di Champions League. Da allora, tra campionato e coppa, Insigne e compagni hanno collezionato 7 pareggi e due sconfitte. Nove gare senza successi. “Quello che si è fatto in questi mesi è fatto: come si deve valutare quanto di buono fatto in Champions così si deve valutare quello che non si è fatto bene in campionato. Lo so io per primo, ma la qualificazione può dare nuovi stimoli e motivazioni”. “E’ un periodo negativo, la squadra non sta esprimendo quello che può dare e io ne sono il responsabile”, aggiunge. “In Champions abbiamo fatto cose di altissimo livello, dobbiamo trovare una soluzione per uscire da questo periodo ma non dobbiamo portarla troppo per le lunghe perché è giù durato troppo”, ribadisce Ancelotti.
Ancora sul momento negativo della squadra, Ancelotti dichiara: “Ora ci condiziona l’aspetto mentale, ma quando la squadra è più libera e meno responsabilità riesce a dare il meglio. Questo ha condizionato sia l’aspetto tecnico che mentale”. “Usare uno psicologo? L’ho usato per tanti anni al Milan, è una figura utile ma dipende dalla valutazione che ne fanno i giocatori”, spiega. Ancora sulla gara contro il Genk, infine, Ancelotti dice: “Ho la sensazione che faremo una grande partita e che passeremo il turno, sperando di farlo da primi perché sarebbe importante per avere un ottavo più abbordabile. Dipende tutto se l’allenatore mette in campo la formazione migliore”.
MERCATO – “Ibra non l’ho sentito oggi, ieri sera sì” commenta Ancelotti che aggiunge: “E’ a Los Angeles, dice che sta da dio”, aggiunge.
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