E’ andato in ospedale per un malore, poi è stato dimesso, è ritornato a casa e nel cuore della notte ha preso le chiavi dell’abitazione dell’ex moglie, presentandosi alle 3 e uccidendola, dopo una discussione, con numerose coltellate. Coltello che avrebbe portato con sé, una volta sceso da casa. E’ quanto accaduto a Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona, dove una donna di 53 anni, Concetta Marruocco, è stata ammazzata dal marito dal quale si stava separando, mentre nell’abitazione era presente anche la figlia della coppia, una minore. “Chiama i carabinieri” la richiesta dello stesso genitore omicida alla piccola, che ha eseguito senza tentennamenti dopo essere stata svegliata dalle urla disperate della madre.

Quando i militari sono arrivati nell’abitazione, l’uomo ha mostrato dove aveva gettato l’arma del delitto, un coltello da cucina ed è stato portato in caserma. Si chiama Franco Panariello, 55 anni, operaio metalmeccanico, originario così come la moglie, di Torre del Greco, comune in provincia di Napoli. Dovrà adesso rispondere omicidio volontario pluriaggravato. Al vaglio anche l’ipotesi premeditazione. L’uomo da mesi era separato dalla moglie, di professione infermiera: lei abitava a Cerreto d’Esi con la figlia, lui a Cancelli di Fabriano. La coppia ha altri due figli maggiorenni che abitano altrove.

Un padre e marito belva, moglie uccisa a coltellate dopo denuncia: 20 anni di abusi e stupri, non accettava l’identità sessuale del figlio

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, ieri sera, venerdì 13 ottobre, Panariello sarebbe andato al pronto soccorso per un malore. Dopo essere stato dimesso, è tornato a casa per poi uscire poco dopo alla volta dell’abitazione della coniuge, forse per un chiarimento anche se, secondo quanto emerso, avrebbe portato anche un coltello oltre alle chiavi di cui era rimasto in possesso.

L’irruzione nell’abitazione è avvenuta intorno alle tre di notte. La moglie dormiva così come la figlia. La donna sarebbe stata aggredita nel sonno, poi la discussione assai animata prima della tragedia, con la 53enne uccisa con numerosi fendenti, oltre dieci. Panariello era già sotto processo ad Ancona per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. L’ultima udienza a settembre scorso quando proprio la moglie ha ricostruito l’orrore vissuto da lei e dai tre figli con offese continue, violenze e mobili e suppellettili fatti a pezzi. Violenze che, stando sempre alla denuncia, della donna ammazzata oggi, andavano avanti da circa 20 anni.

Redazione

Autore