"Dategli i domiciliari"
Antonino Speziale “è grave e può morire in qualsiasi momento”: l’appello del legale

“E’ grave” e addirittura rischia “di morire in qualsiasi momento”. E’ quanto denuncia Giuseppe Lipera, legale di Antonino Speziale, il 25enne tifosi del Catania in carcere da quando aveva 17 anni perché accusato dell’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo della polizia Filippo Raciti, avvenuto il 2 febbraio 2007 all’esterno dello stadio di Catania durante gli scontri tra i tifosi locali e quelli palermitani.
Speziale deve scontare ancora pochi mesi degli otto anni di reclusione a cui è stato condannato. “Per le patologie che lo affliggono, rischia di aggravare in modo permanente le sue condizioni di salute o addirittura morire in qualsiasi momento. Il trovarsi in casa, seguito da personale competente e specializzato rappresenta la possibilità di salvarsi” spiega l’avvocato che da tempo chiede il trasferimento agli arresti domiciliari del suo assistito.
Antonino Speziale “è affetto da obesità morbigena con linfedema cronico Osas (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) di grado severo, complicata da episodi di apnea-ipopnea durante il sonno, causati da ostruzione fasica delle vie respiratorie superiori, per collasso del retro – faringe, che potrebbero potenzialmente causargli ipossia e in modo pressoché certo importanti patologie come ipertensione arteriosa, diabete mellito tipo 2 e dislipidemia”.
Lipera aggiunge che ” tutto questo, letteratura scientifica alla mano, può portare a complicanze del sistema metabolico e cardiovascolare in modo permanente e progressivo ovvero addirittura la morte”. Negli ultimi tempi ci sarebbe stato un «irrecuperabile peggioramento che potrebbe avere la salute di Speziale e sottolinea il contesto pandemico volto ad incentivare, comprensibilmente, e per determinati soggetti, l’attuazione delle opportune misure alternative alla detenzione”.
© Riproduzione riservata