L’ennesimo episodio di omofobia, ma questa volta a far notizia è anche lo scenario in cui è avvenuto, ovvero il Parco archeologico di Pompei, simbolo dell’arte e della cultura italiana nel mondo. 

A denunciarlo è l’associazione Pride Vesuvio Rainbow, raccogliendo la segnalazione di una coppia di ragazzi omosessuali in visita a Pompei. I due sono stati oggetto di una immotivata offesa omofobica da parte di un dipendente del Parco, non è chiaro se una guida, ma in ogni caso fornita di distintivo identificativo. 

Mentre era intenta a parlare con altri dipendenti, questa persona avrebbe detto ad un collega: “Prepariamoci, arriva una nave di ricchioni”, facendo riferimento ai turisti in arrivo a Pompei da un crociera gay friendly, ferma nel porto di Napoli. Alla richiesta di scuse da parte dei due ragazzi, l’uomo si è rifiutato sostenendo che è una “usanza locale” parlare di “ricchioni”. 

L’associazione Pride Vesuvio Rainbow, nello stigmatizzare il comportamento tenuto dal dipendente del Parco, si è attivata per ottenere un incontro con la Sovrintendenza del parco archeologico di Pompei “al fine di confrontarsi sull’accaduto e soprattutto perché siano adottati  provvedimenti e misure affinché quanto successo non debba più ripersi in futuro”.

“L’episodio – sottolineano gli attivisti di Pride Vesuvio Rainbow – ci spinge a sollecitare la Regione Campania nel porre a pieno regime la legge regionale contro l’omotransfobia, a partire dalla costituzione dell’Osservatorio regionale contro i crimini d’odio legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere, previsto dalla legge e non ancora operativo”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.