Avvelenata Marianna Budanova, 30 anni, moglie del capo dell’intelligence ucraina Kyril Budanov, 37 anni. La donna, ricoverata da giorni in ospedale, è stata intossicata con metalli pesanti e, dopo una fase iniziale critica, le sue condizioni sarebbero in miglioramento dopo le prime terapie ma dovrà rimanere in osservazione per qualche settimana. Una circostanza confermata successivamente dai servizi ucraini d’intelligence militare. Secondo il portavoce del Gur, Andrey Yusov, anche altri dipendenti del Gur sono stati avvelenati, ha riferito Yusov, senza fornire altri dettagli. “Queste sostanze non vengono utilizzate in alcun modo nella vita quotidiana e negli affari militari” e “la loro presenza può indicare un tentativo intenzionale di avvelenare una persona specifica”, hanno subito denunciato dal ministero della Difesa ucraino.

Avvelenata moglie Budanov, nemico di Mosca dopo sabotaggi ponte Crimea e omicidio Dugina

“L’ipotesi principale” è ovviamente che dietro ci sia la Russia, che non è nuova a tentativi del genere. Fonti ucraine sostengono che Budanova sia stata avvelenata “molto probabilmente con il cibo” ma non sarebbe in pericolo di vita. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli su come sia stato possibile avvicinare la donna che, stando a quanto emerso, vive col marito Budanov “nel suo ufficio 24 ore su 24, sette giorni su sette” per ragioni di sicurezza.

Lo stesso Budanov ha più volte ribadito di essere sopravvissuto a “più di 10” tentativi di omicidio nel corso della sua carriera, ma non ha mostrato alcun segno di avvelenamento in questa occasione. Il capo dell’intelligence di Zelensky è tra le figure più odiate dai vertici di Mosca, che accusano gli 007 ucraini di essere responsabili di numerosi episodi di sabotaggio: dalle esplosioni sul ponto di Crimea nell’ottobre 2022 agli omicidi di Darya Dugina, figlia dell’ideologo russo Alexander Dugin, e del blogger pro-Russia Vladlen Tatarsky.

La carriera di Budanov: dalla guerra in Donbass alla promozione decisa da Zelensky

I media ucraini definiscono Marianna Budanova come psicologa, volontaria e personaggio pubblico. Nel 2020 – così come riporta The Kyiv Independent – è stata candidata al consiglio comunale di Kiev nel partito UDAR del sindaco di Kiev Vitali Klitschko senza però essere eletta. Ha poi lavorato come consigliere di Klitschko sulla lotta alla corruzione nella politica giovanile e nello sport. Budanov invece è stato nominato il 5 agosto 2020 come Capo della Direzione principale dell’Intelligence ucraina da Zelensky. Nel 2014 ha prestato servizio nella guerra nel Donbass, riportando diverse ferite. Lo scorso settembre 2023 è stato promosso al grado di tenente generale.

Tornano ai 10 attentati subiti dalla Russia da Budanov, uno è avvenuto il 4 aprile 2019 quando la sua auto è stata fatta esplodere a Kiev da un uomo con passaporto kirghiso, che aveva l’obiettivo di ucciderlo con un’autobomba; giornalisti militari hanno affermato che si sarebbe trattata di una rappresaglia per un raid dell’intelligence ucraina riuscito in Crimea nell’agosto 2016.

Redazione

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