Le ricerche del piccolo Emile Soleil non si erano mai interrotte da luglio tra l’ipotesi di un rapimento prima e poi di un tragico incidente, ma adesso la svolta. In un anfratto accessibile solo a un bambino esile a due chilometri di distanza dalla casa dei nonni sono stati trovati i resti del bambino.

Le ossa di Emile, cranio compreso, si trovavano a due chilometri e mezzo in linea d’aria dal punto della sua scomparsa, Le Haute Vernet, ma piuttosto in basso, in un anfratto appena accessibile a un bambino di due anni. Tra le ipotesi, potrebbe essere stato vittima di predatori o anche di agenti atmosferici.

Emile Soleil, due anni, si era volatilizzato dalla casa dei nonni nei pressi di Haut-Vernet, nell’Alta Provenza. A un nulla di fatto avevano portato le ricerche condotte per settimane, fino alla scoperta casuale, nei giorni scorsi, di un uomo impegnato in un trekking, che ha rinvenuto alcune ossa poco lontano dal luogo della sparizione del bimbo.

E i risultati delle analisi effettuate dagli esperti dell’Istituto di ricerca criminale della gendarmeria nazionale hanno ora fugato ogni dubbio: quel che resta del corpicino è di Emile.

Emile Soleil era scomparso sabato 8 luglio da Vernet

Il bambino era sfuggito alla vigilanza dei nonni materni con i quali trascorreva le vacanze estive. L’ultima volta, il bambino era stato visto giocare nel giardino della loro casa. Massiccia era stata la mobilitazione in quei giorni per riportarlo a casa, ma le ricerche non avevano portato alcun risultato.

Sul posto del ritrovamento delle ossa del bambino, intanto, sono in corso ulteriori perquisizioni da parte delle forze dell’ordine, dal momento che si è parlato di “resti incompleti”, perché il corpo del piccolo non sarebbe stato rinvenuto integro.

Redazione

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