La guerra tra clan: terzo episodio in una settimana
Boato e panico a Ponticelli, raffica di telefonate al 113: “Venite, hanno messo un’altra bomba”

Continuano a vivere nel terrore i cittadini di Ponticelli, periferia est di Napoli, scossi dall’escalation di violenza degli ultimi giorni (bombe lanciate dai cavalcavia e stese) tra clan di camorra. Giovedì sera l’ultimo episodio con decine di telefonate al 113 dopo un boato avvertito poco dopo le 23 tra via Camillo De Meis e via Guido Della Valle
“Correte, hanno messo un’altra bomba“. Sul posto sono arrivate poco prima della mezzanotte almeno quattro volanti della polizia per le opportune verifiche. Stando a quanto accertato dagli agenti, l’esplosione avvenuta in via Della Valle non ha provocato danneggiamenti ad auto parcheggiate né tantomeno alla strada. (non riscontrato materiale residuo). Probabilmente ad esplodere sarà stato un petardo. Nella zona dove è avvenuta l’esplosione, stando a quanto verificato dai poliziotti, non risiedono elementi contigui alla criminalità organizzata.
Si trova, tuttavia, a pochi metri da via Lombardi Vera dopo nella notte tra il 10 e l’11 maggio furono esplosi ben 13 proiettili a mo’ di stesa prima dell’esplosione di un ordigno. Il secondo episodio è avvenuto 24 ore nei pressi del rione Incis: ignoti hanno lanciato una bomba carta da un cavalcavia. L’esplosione ha danneggiato otto auto.
La guerra di camorra
Dopo i numerosi arresti degli ultimi anni sia nel clan De Micco (soprannominati ‘Bodo‘) che nel clan D’Amico del rione Conocal, a Ponticelli da 24 mesi è in corso uno scontro tra quel che resta dei ‘Bodo’, oggi denominati “XX” e guidati dalla famiglia De Martino (il cui reggente è in carcere per omicidio, ad essere libero un fratello minore) e il gruppo composto dalle famiglie De Luca Bossa-Schisa-Minichini che hanno la propria roccaforte nel Lotto Zero. In supporto di quest’ultimi ci sarebbe anche la famiglia Casella, egemone nella zona di Largo Molinari e nella vicina Cercola.
I De Martino, o XX, hanno invece la propria influenza nel rione Incis, nel rione Fiat e nel Lotto 10. Lo scorso 14 marzo il 29enne Giulio Fiorentino, legato agli XX, è stato ucciso in un agguato.
Tre bombe e una ‘stesa’ in 72 ore. Strade, rioni e cortili trasformati in campi di battaglia. Cio’ che accade in queste ore a Ponticelli, quartiere della zona Orientale della città, è una emergenza nazionale. Residenti, commercianti vivono nel terrore più assoluto”, denuncia il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto in relazione all’escalation criminale nella periferia Orientale di Napoli. “Ieri sera alle 23, l’ultima esplosione dovuta alla deflagrazione dell’ennesimo ordigno – aggiunge -. E’ un coprifuoco permanente. A Ponticelli non è il Covid a far paura ma le bombe. Queste persone non possono e non devono essere lasciate sole. Devono mobilitarsi le istituzioni, ma dobbiamo mobilitarci anche noi che siamo la società civile. Mi aspetto più polizia in strada, ma anche più telecamere, più investimenti per la scuola, la formazione, il lavoro, più sostegno alle associazioni attive sul territorio per contrastare i clan. Ci sono in giro criminali che non esitano a lanciare bombe. Ci sono tutti i motivi per essere allarmati e credo che il Governo può e deve inviare rinforzi alle donne e agli uomini impegnati nel contrasto alla criminalità. Se c’e’ una emergenza ed a Ponticelli è una emergenza nazionale bisogna affrontarla in maniera adeguata, schierando ancora di più tutte le forze disponibili”, conclude.
© Riproduzione riservata