Mele, pere, banane in offerta, ma anche 10 pistole, 6 kalashnikov, 5 pistole mitragliatrici, 2 giubbotti antiproiettili, una bomba carta e munizioni. Un vero e proprio arsenale, trovato dai carabinieri del Nucleo investigativo all’interno di un negozio di ortofrutta e sottoposto immediatamente a sequestro.

Nel locale sono stati rinvenuti anche 13 chili di sostanze stupefacenti, tra hashish e marijuana. Scoperta che ha portato all’arresto del titolare 41enne dell’attività e di un suo parente di 74 anni, anche lui presente all’interno dell’esercizio commerciale. Entrambi abitano nella zona e sono incensurati.

I rilievi sono tuttora in corso per stabilire se le armi siano mai state utilizzate in fatti di sangue e negli eventi delittuosi avvenuti di recente nei quartieri dell’area occidentale della città. I carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno infatti intensificato i controlli nell’area, setacciando le strade ed eseguendo diverse perquisizioni a pregiudicati.

Appena tre giorni fa un fruttivendolo di 60 anni era stato ferito alla gamba da un proiettile sparato durante un raid intimidatorio. A fare fuoco – secondo quanto ricostruito dalla polizia – era stato un uomo solitario a bordo di uno scooter, col volto coperto.

Il 30 aprile scorso il quartiere era stato invece scosso da una stesa: quattro uomini in sella a due moto in corsa nel traffico, intorno alle 16, avevano sparato alcuni colpi, scatenando il panico tra i presenti. Gli spari erano avvenuti in strade molto trafficate, dove si trovano anche negozi e scuole.

Avatar photo

Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.