Lula è innocente: l’ex presidente del Brasile potrà ricandidarsi, se lo vorrà, alle elezioni del 2018. A deciderlo un giudice del Supremo Tribunale Federale che ha annullato tutte le condanne che avevano colpito il leader politico del Partito dei Lavoratori. Il giudice Edson Fachin ha cancellato le condanne stabilite dal tribunale federale della città di Curitiba in quanto non competente per giurisdizione. I processi dovranno essere ripetuti nella capitale Brasilia.

Si sgonfia il più grande caso politico-giudiziario che ha sconvolto il Sudamerica e il Brasile: Lula era dato per favorito alle elezioni del 2018, fu escluso per la condanna, e quindi vinse l’estremista di destra, nostalgico della dittatura, Jair Bolsonaro. Al posto del leader della sinistra si era candidato Fernando Haddad, ex sindaco di San Paolo.

Lula era stato coinvolto nell’enorme scandalo battezzato Lavajato che ha colpito praticamente tutto il Sudamerica. Un’inchiesta sulle tangenti dell’azienda petrolifera pubblica del Brasile Petrobras alla politica. Un caso che ha colpito numerosi governi. Per l’accusa l’ex presidente, dal 2003 al 2011, aveva ricevuto da imprese di costruzione coinvolta nel Lavajato un appartamento nella località balneare di Guarujà, sulla costa dello Stato di San Paolo, come tangente. Al centro dell’indagine anche una casa di campagna a San Paolo di Atibaia e l’Istituto Lula, fondato dallo stesso politico. L’ex leader del Partito dei Lavoratori ha quindi trascorso 580 giorni in carcere.

Tutto da rifare: Lula si è sempre dichiarato innocente e vittima di una persecuzione politica. Una sentenza controversa anche e soprattutto per il ruolo di Sergio Moro, principale ed ex giudice di Curitiba, diventato poi ministro della Giustizia del governo Bolsonaro, accusato  perfino di aver collaborato con i magistrati che hanno indagato su Lula.

Per Fachin, noto difensore del Lava Jato, le accuse a Lula non erano strettamente legate alle indagini su Petrobras. Dovrà quindi essere processato a Brasilia e non a Curitiba. Si apre quindi un altro capitolo nel caso che ha tormentato e ingolfato il Brasile, la politica, il dibattito pubblico. Lula potrà quindi ricandidarsi alle elezioni dell’anno prossimo.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.