È stato l’orgoglio della stagione da Champions del Bologna diventando il pupillo di Thiago Motta, che non è un mistero ha chiesto di riaverlo alla Juventus. Forse il sogno di Riccardo, romanista, non era proprio questo. Per Calafiori, il professionista, ora può aprirsi una porta ancora più grande. Soltanto due estati fa era a cena con i suoi genitori in un ristorante a Roma. Portata principale: carne. Doveva ancora iniziare ad allenarsi, da fuori rosa, nella Roma di Mourinho, frequentando il campo in orari diversi da quelli della prima squadra, anticipando addirittura di qualche giorno il rientro in campo dopo una breve pausa estiva. Non sapeva quale sarebbe stato il suo futuro (inimmaginabile la Svizzera), e con mamma e papà, a tavola teneva i piedi per terra. “Se continuiamo così, tra qualche anno…”, sognava il babbo. “Eh… Che ne sappiamo di quello che succederà tra qualche anno”, rispondeva con scetticismo Riccardo.

Calafiori, altro che Juve ora c’è il Real Madrid

Era appena tornato dal Genoa, i capelli li preferiva rasati. Sarebbero poi cresciuti a Basilea assieme al suo talento, sacrificato dal General manager giallorosso Tiago Pinto per appena qualche milione, e riscoperto dalla Serie A a Bologna. Ma eccolo lì, un’altra estate con le valigie in mano. E se dire sì alla maglia bianconera per seguire il suo ex allenatore sembrerebbe la soluzione più sicura per plasmare un futuro brillante, non è da escludere la possibilità di fare un salto triplo.

Fichajes conferma che il Real Madrid non si è perso una partita di Calafiori, e i trenta milioni che servono per farlo partire dal Bologna sono una scommessa più attraente di quelle per il francese del Lille Leny Yoro, che costa 60 milioni. Forte di un contratto fino al 2027 sotto le due Torri non hanno fretta. E a 22 anni, per ‘Cala’ il sogno della vita potrebbe realizzarsi in pochi giorni. Non troverebbe la sicurezza di un allenatore che ha già avuto o di un Paese che è il nostro, ma in fondo chi meglio di Carlo Ancelotti potrebbe favorirne l’inserimento tra i più forti del mondo. Come dire, non ci sarebbe nemmeno partita.

Redazione

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