Il fiume Sarno, che scorre in Campania, è una delle tristi testimonianze della lotta dell’ambiente contro gli effetti devastanti dell’urbanizzazione e dell’incuria umana.

Fin dai tempi antichi, il fiume Sarno ha svolto un ruolo vitale nello sviluppo delle civiltà che abitavano nella regione campana. Tuttavia, nel corso dei secoli, il suo destino è stato segnato da azioni irresponsabili e modifiche strutturali che hanno alterato irreparabilmente il suo corso e la sua salute.

In epoche più recenti la struttura del fiume è stata modificata per trasformarlo in un’importante risorsa economica causando, però, danni irreparabili al suo ecosistema. La biodiversità si è ridotta, la capacità di auto depurazione del fiume è diminuita e il paesaggio è stato drasticamente alterato. Il corso del fiume Sarno attraversa una regione densamente popolata con attività industriali, agricole e residenziali. Molte città e comuni nella regione non hanno reti fognarie adeguate, mentre molte aziende rispettano le norme ambientali, alcune non lo fanno.

Gli sforzi per disintossicare il fiume Sarno sono iniziati nel 1995, con la dichiarazione dello stato di emergenza del fiume e nonostante progressi significativi come la costruzione di reti fognarie e depuratori, il fiume continua a essere altamente inquinato.

Ad oggi risultati concreti non sono ancora giunti, ma la società civile non si abbatte e permette a diverse associazioni di distinguersi per l’impegno civico a difesa del Fiume Sarno nel tentativo di sensibilizzare cittadinanza e istituzioni ad intervenire rigidamente nelle politiche a favore del fiume Sarno, e dell’ambiente in generale. Tra le diverse, l’associazione “Controcorrente – per il Sarno che verrà” si impegna a sensibilizzare giovani e la popolazione, cercando di attirare l’attenzione mediatica e politica, sul problema, attraverso l’uso di differenti campagne di comunicazione.

La sua storia è una lezione sulla necessità di proteggere e preservare i fiumi e gli ecosistemi, riconoscendo che sono parte integrante della nostra identità e della nostra qualità di vita, così come accaduto in Canada dove al fiume Magpie è stata riconosciuta personalità giuridica. Per invertire la situazione, sarebbe inoltre necessario intraprendere politiche mirate, garantire una pulizia costante e applicare rigorosi controlli per porre fine agli sversamenti illegali. Non si può più sacrificare la salute dei cittadini e di un intero ecosistema sull’altare della speculazione economica. L’intero Agro Nocerino Sarnese, ma non solo, merita un serio intervento di risanamento ambientale. Una nuova generazione è pronta a sostenere qualunque sforzo affinché il Sarno non resti tra i più inquinati d’Europa. La rinascita del fiume Sarno può e deve diventare l’orgoglio di un’intera comunità. Fino all’ultima goccia.

Vecchione e Iannone

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