Divieto assoluto di usare e far esplodere fuochi d’artificio, petardi, botti, razzi e simili
artifici pirotecnici, ancorché di libera vendita, su tutto il territorio cittadino dalle ore 16 del 31 dicembre 2021 alle ore 24 del 1 gennaio 2022″. E’ l’ordinanza firmata dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in vista del Capodanno.

Un divieto che vige anche in altri comuni della provincia napoletana e che prevede sanzioni che vanno dai 25 ai 500 euro per i trasgressori. Il problema, tuttavia, è sempre lo stesso: chi controllerà? Ci si affida, certo, al senso civico dei cittadini. Ma ordinanze simili, così come quelle predisposte dal governatore campano Vincenzo De Luca sul divieto di asporto (dalle 11 alle 5 del giorno successivo) anche di bevande analcoliche, lasciano il tempo che trovano se non viene predisposta una rete di controllo capillare del territorio.

Nelle motivazioni che hanno spinto il sindaco Manfredi a imporre lo stop ai botti di Capodanno vi è, giustamente, l’oggettivo pericolo, senza l’adozione delle necessarie precauzioni atte ad evitare pericoli e danni diretti ed indiretti, minaccia l’integrità fisica della persone e degli animali, nonché del patrimonio artistico storico culturale del Comune di Napoli.

Inoltre nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, l’incremento delle ospedalizzazioni, conseguenti ad incidenti provocati dai botti, rappresenterebbe un particolare vulnus per gli operatori della sanità, già tanto provati da mesi di pandemia; che, pertanto, è doveroso mettere in atto tutte le possibili azioni per evitare di congestionare ulteriormente i Pronto Soccorso.

 

Redazione

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