Il vertice
Centri migranti in Albania, Meloni convoca il vertice a Palazzo Chigi, obiettivo gennaio. Piantedosi: “Funzioneranno”
Migranti-Albania, secondo atto. Da oggi la premier Giorgia Meloni proverà a limitare i danni del fallimento dei centri polifunzionali costati finora alle casse dello Stato circa 700milioni. Le strutture stanziate per i richiedenti asilo, ad oggi non ancora in funzione, saranno al centro di un dibattito convocato in giornata a Palazzo Chigi, dove arriveranno per fare un punto i ministri dell’Interno, Esteri, Difesa, Rapporti europei oltre al sottosegretario Alfredo Mantovano e al consigliere diplomatico Fabrizio Saggio. L’obiettivo è partire già da gennaio. “Bisogna pensare fuori dagli schemi: l’Italia è stata la prima a fare un accordo con un Paese extra Ue, stiamo avendo qualche problema nell’interpretazione delle regole ma lo stiamo superando”, ha rassicurato Meloni ieri nelle dichiarazioni finali alla stampa al termine del vertice ‘Nord-Sud’ in Finlandia, sostenendo che “le regole del nuovo Patto europeo sulle migrazioni aiuteranno”. Ottimismo infuso anche dalla recente sentenza della Corte di Cassazione che fa salva la decisione politica di stabilire quale sia la lista dei Paesi sicuri, pur riconoscendo il diritto dei giudici di disapplicare in via incidentale il decreto. Ipotesi, quest’ultima che secondo le previsioni del governo dovrebbe essere adottata solo in casi marginali. Intanto il Ministro Matteo Piantedosi fa sapere in un’intervista al Corriere della Sera che i “centri sono pronti e saranno molto utili per velocizzare le procedure di riconoscimento della protezione a chi ne ha diritto, ma soprattutto del rimpatrio di chi non ne ha diritto, funzioneranno a pieno regime. Adesso – continua Piantedosi – c’è solo un piccolo contingente di operatori che vigila le strutture in attesa della ripresa, e lo stanziamento di 650 milioni in 5 anni è una previsione di legge del costo massimo possibile con le strutture a regime”.
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