1-0 biancoceleste all'andata
Champions League, la Lazio punta i quarti contro il Bayern Monaco. Sarri: “Dobbiamo presentarci arrabbiati”

Non perdere a Monaco di Baviera per accedere ai quarti di finale di Champions League e regalare così una pagina davvero importante alla storia biancoceleste. È l’obiettivo della Lazio che stasera forte dell’1-0 ottenuto all’andata proverà a eliminare una delle corazzate del calcio europeo. Al momento del sorteggio l’impresa parve a tutti insormontabile, ma il rendimento stagionale dei bavaresi sommato al parziale maturato due settimane fa all’Olimpico adesso ha decisamente spostato la barra dell’umore verso un moderato ottimismo. Ormai staccati di dieci punti in campionato dal sorprendente Bayern Leverkusen di Xabi Alonso, i biancorossi di Tuchel hanno nella Coppa l’unico obiettivo rimasto; recuperato Leroy Sané e con il pubblico delle grandi occasioni si proverà a ribaltare il risultato dell’andata e puntare così a vincere per la settima volta la Coppa dalle grandi orecchie. Al momento sembra fantascienza ma la storia ci ha dimostrato che i tedeschi, e il Bayern in particolare, sono capaci di recuperi straordinari.
La discontinuità della squadra di Sarri
Quanto detto sin qui potrebbe essere copincollato nel paragrafo dedicato ai biancocelesti, quest’anno discontinui in campionato e assi distanti dalle performance che lo scorso anno li issarono al secondo posto dietro il Napoli di Spalletti. In campionato la squadra di Sarri naviga al nono posto, ampiamente staccata dalla zona Champions. Le ultime due sconfitte consecutive con Fiorentina e Milan sembrano aver stroncato quel tentativo di rimonta abbozzato tra gennaio e febbraio. A rendere ancora più precaria la situazione c’è senza dubbio la posizione del tecnico che, nonostante le aperture degli ultimi tempi, difficilmente siederà sulla panchina della Lazio anche il prossimo anno.
Tuchel predica calma
Stessa situazione per il Thomas Tuchel a cui il Bayern ha già annunciato il benservito per la stagione 2024/25. In Baviera sperano che possa ripetersi quanto avvenne a inizio millennio con Ottmar Hitzfeld che vinse la Coppa prima di cedere il passo a un certo Pep Guardiola. Tuchel che sa come si fa a vincerla la Coppa – nel 2021 era alla guida del Chelsea che in finale si impose al Manchester City – ha predicato calma ieri in conferenza stampa: “Ci vorrà pazienza. Sarà necessario non perdere la testa e non aprirsi completamente. Abbiamo 90 minuti a disposizione e non vediamo l’ora di attaccare. Il tempo è dalla parte della Lazio, servirà un mix di lucidità ed emozione. Si deve capire fin dall’inizio che abbiamo voglia di fare gol” ha detto, indicando poi la strategia da seguire: “Dovremo giocare con più convinzione, per tutti i 90 minuti, come abbiamo fatto all’inizio a Roma. Ovviamente sarà dura fare una partita bella quando ogni gol può essere decisivo. La Lazio? Le ultime partite dei biancocelesti per me non sono così rilevanti. Ovviamente le abbiamo analizzate ma il focus è sull’andata. Bisogna partire con coraggio e passione, e mantenerli nel corso dell’intera gara”.
Sarri: “Dobbiamo presentarci arrabbiati”
Dal canto suo Sarri che ha tardato di mezz’ora all’appuntamento con i giornalisti non si è smentito e, ancora una volta, ha messo da parte il politically correct: “Io grandi emozioni non ne ho” ha esordito “Siamo consapevoli della grande difficoltà che vivremo in campo, ma nel calcio niente è impossibile. Mi sembra una partita nella quale presentarsi belli arrabbiati (usiamo un eufemismo”. Da fare attenzione anche all’arbitraggio di Slavko Vincic; il potere dei bavaresi in Europa è notevole (ne sanno qualcosa a Firenze) e ci vorrà tutta la personalità del direttore di gara sloveno per sottrarsi a quella sudditanza psicologica di cui tanto spesso si parla nel mondo del calcio. Stasera a tifare per le due squadre in campo ci saranno anche le rispettive nazioni: l’Italia è prima nel ranking Uefa e se la Lazio dovesse centrare l’impresa aumenterebbero le chances di vedere cinque squadre in Champions l’anno prossimo. Viceversa, dovesse passare il Bayer migliorerebbe l’orizzonte per i tedeschi.
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