Sarà Eric Adams, 60enne ex poliziotto, il candidato del Partito Democratico per elezioni di New York che si terranno il prossimo novembre. Salvo clamorose sorprese sarà lui quindi il futuro primo cittadino della ‘Grande mela’: in città i Democratici sono ormai la nettissima maggioranza, tanto da spingere il Partito Repubblicano a candidare candidati ‘minori’, data la certezza di perdere.

Adams ha potuto festeggiare l’incoronazione a candidato sindaco a due settimane dalle primarie: tutta a causa di un complicato e lungo sistema di voto, il cosiddetto ranked-choice-voting, che richiede uno scrutinio particolarmente complicato.

Nel conteggio Adams ha vinto di stretta misura: seconda classificata è stata Kathryn Garcia, ex responsabile dell’azienda municipalizzata dei rifiuti, staccata di poco più di 8mila voti sui 945mila espressi dal ‘popolo democratico’ di New York. Solo terza invece Maya Wiley, avvocato candidata della sinistra del partito, la parte più vicina al sindaco uscente Bill de Blasio.

Dall’altra parte, in casa Repubblicani, le primarie sono state vinte da Curtis Sliwa, fondatore del gruppo di volontari di pubblica sicurezza Guardian Angels. Sliwa ha ottenuto il 68,1% dei voti, circa 60mila, ma non ha praticamente chance di vittoria contro Adams.

In caso di vittoria a novembre, Adams sarebbe così il secondo sindaco di colore della città dopo David Dinkins, primo cittadino tra il 1990 e il 1993.

L’ex poliziotto, con alle spalle una lunga carriera di politica locale, è un personaggio controverso ma particolarmente popolare come presidente del distretto di Brooklyn, che governava dal 2014. Le sue posizioni sull’ordine pubblico e la sicurezza sono cambiate più volte nel corso degli anni, e proprio questo tema è stato centrale nella battaglia delle primarie.

Il New York Times ha ricordato infatti che “negli negli ultimi mesi della campagna elettorale un aumento delle sparatorie e degli omicidi ha spinto la sicurezza e il crimine in cima alle priorità degli elettori”, spingendo l’elettorato democratico verso Adams.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia