Decisione di Draghi: ritorno dopo quattro anni
Chi è Fabrizio Curcio, il nuovo capo della Protezione civile: via Angelo Borrelli

Fabrizio Curcio è il nuovo Capo del Dipartimento della Protezione civile. La nomina è arrivata venerdì 26 febbraio da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi. Curcio, 55 anni, succede ad Angelo Borrelli cui fanno – si legge nella nota della presidenza del Consiglio – i ringraziamenti per l’impegno profuso e il lavoro svolto in questi anni.
Per Curcio si tratta di un ritorno al vertice della Protezione civile: il nuovo numero uno di via Vitorchiana aveva ricoperto l’incarico dal 2015 al 2017 quando si dimise per motivi personali lasciando il posto ad Angelo Borrelli il cui mandato è terminato con la fine dell’esperienza del governo Conte. Dopo due rinnovi, l’avvicendamento con Curcio. Una scelta voluta dal neo premier Mario Draghi intenzionato ad affidare il comando della Protezione Civile – in un momento così delicato per il Paese – a qualcuno che ne conoscesse bene il funnzionamento.
Classe 1966, laurea in ingegneria alla Sapienza di Roma, con i vigili del fuoco Curcio aveva lavorato in prima linea nel terremoto di Umbria e Marche del 1997 e coordinato il Giubileo del 2000 e il vertice Russia-Nato del 2002 a Pratica di Mare. Alla Protezione civile è arrivato nel 2007 con Guido Bertolaso, che lo chiamò come capo segreteria, per poi passare a dirigere la sezione emergenze. In prima linea, dunque, sul terremoto dell’Aquila del 2009 e il caso Costa Concordia (2012), nel 2015 Curcio era stato nominato alla guida del Dipartimento al posto di Franco Gabrielli, nominato capo della polizia.

02-04-2017 Amatrice (Ri)
Cronaca
Visita del principe Carlo d’Inghilterra
Nella foto Carlo d’Inghilterra nella zona rossa con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio
Photo Roberto Monaldo / LaPresse
02-04-2017 Amatrice (Italy)
TRH the Prince of Wales visit Amatrice
In the photo Prince of Wales during the visit at the red zone
Nel suo mandato si è trovato ad affrontare il terremoto del centro Italia (Amatrice-Norcia-Visso) e la tragedia dell’hotel Rigopiano (gennaio 2017). Sempre nello stesso anno le dimissioni con una lettera all’allora premier, Paolo Gentiloni, in cui spiegava che “il ruolo di Capo del Dipartimento della Protezione Civile è unico, necessariamente assorbente e totalizzante per chi lo ricopre, dati tutti i rischi presenti sul territorio italiano e il complesso ma strepitoso Sistema di componenti e strutture operative che ruota intorno al Dipartimento stesso ” e che “tutte le energie devono essere dedicate a svolgere nel miglior modo possibile questa funzione senza soluzione di continuità, giorno e notte, h24 come diciamo in gergo. Purtroppo, per motivi strettamente personali, non sono più, in questo momento, nella possibilità di garantire il cento per centro della mia concentrazione e del mio impegno per continuare a ricoprire tale ruolo“. Il presidente del Consiglio ha ringraziato molto Curcio per il lavoro svolto in questi anni, “con una dedizione, una passione, una energia e una competenza straordinarie”.

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