La protagonista della manifestazione
Chi è Franca Caffa, la manifestante 94enne che ha risposto al carabiniere su Mattarella: ex consigliera comunale e attivista

Franca Caffa è rimasta sconcertata quando il carabiniere a cui si era rivolta durante la manifestazione pro Palestina di sabato scorso a Milano le ha detto che “Mattarella non è il mio presidente“. La manifestante 94enne è diventata virale per la sua faccia attonita mentre il militare le diceva quelle frasi.
Franca Caffa, la manifestante che ha risposto al carabiniere
“Perché si è azzardato a dire così? Anche se non è d’accordo nel modo di Mattarella di fare il presidente, e questo è legittimo, resta il fatto che è il presidente di tutti”, ha spiegato all’Ansa Caffa.
Chi è Franca Caffa, la manifestante 94enne
Franca Caffa è un’ex consigliera comunale del Prc, classe 1929, ora ha 94 anni. Nel 1979 è fondatrice del comitato inquilini Molise-Calvaraite-Ponti, una realtà che organizza corsi di italiano per stranieri ma anche manutenzione degli appartamenti, doposcuola per i bambini e altre iniziative simili. È uno dei volti storici della sinistra a Milano. Nelle ultime elezioni cittadine del 2021, Franca Caffa si è candidata per un seggio al Consiglio comunale con la lista “Milano in Comune – Civica Ambientalista”, ma non riesce a superare la soglia di sbarramento.
La polemica con il Comune di Milano e l’Ambrogino d’Oro
Caffa ha scritto alcuni articoli e contributi riguardo il diritto alla casa per diverse testate come Arcipelago Milano e il Manifesto. A ottobre scorso, si è resa protagonista di una polemica proprio con il comune di Milano, chiedendo che il suo ritratto venisse rimosso dal Murale dei Diritti nel quartiere Ortica. “Quando l’ho saputo, all’inizio sono stata lusingata ma poi ho riflettuto e detto di no. Non tanto perché non me l’hanno preannunciato ma perché la difesa dei diritti è incompatibile con questa amministrazione”.
Settimane fa, Franca Caffa è stata scelta anche come destinataria dell’Ambrogino d’Oro, l’onorificenza conferita dal comune di Milano, perché si è distinta come “un modello di cittadinanza attiva e di impegno sociale per la centralità dei quartieri popolari”.
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