E in un pomeriggio il medagliere si impennò. Arrivano il quarto e il quinto Oro per gli azzurri alle Olimpiadi di Parigi 2024 con De Gennaro nel Kayak e Bellandi nel Judo, curiosamente entrambi bresciani doc, di Roncadelle. La prima medaglia la porta a casa Giovanni, che conquistato il titolo nella specialità kayak della canoa slalom, gara vinta con il tempo di 88.22 sul francese Titouan Castryck (88.42) e sullo spagnolo Pau Echaniz in (88.87) in una gara vissuta sempre nelle posizioni di testa nelle varie fasi e con un percorso netto senza penalità. Il 32enne riporta l’Italia al trionfo nella canoa dopo 12 anni dal successo di Daniele Molmenti ai Giochi di Londra 2012.

Chi è Giovanni De Gennaro oro nel kayak a Parigi 2024

Nato a Brescia nel 1992 De Gennaro ha iniziato a praticare la canoa all’età di 8 anni, una passione trasmessa dai suoi genitori che da piccolissimo lo portavano con loro, coltivata con il suo allenatore e amico di famiglia Gianni, scomparso qualche anno fa, a cui ha dedicato il successo finale: “È uno sport difficile, nei i primi anni si ha voglia di farlo, ma c’è paura di ribaltarsi, di perdere il controllo dell’imbarcazione e questo fa sì che non sempre sia divertente”, ricorda. Uno sport basato anche sul divertimento, un elemento fondamentale della sua mia preparazione: “penso sia la chiave per avere una carriera lunga. Cerco sempre di assaporare il piacere delle piccole cose: così riesco a mantenermi motivato. Non mi sarei mai aspettato una carriera del genere, soprattutto perché non ho iniziato canoa per arrivare alle Olimpiadi”, ha aggiunto. Nel suo palmares vanta un 1º posto ai Mondiali nel K1 a squadre nel 2013, oltre a quattro vittorie in coppa del Mondo sempre nel K1. De Gennaro è stato anche terzo due volte agli Europei nel K1 a squadre. ha già partecipato a due edizioni della manifestazione a Cinque Cerchi: Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020 dove per motivi personali non era riuscito nemmeno ad arrivare in finale. Lo sport come stile di vita: “Quando smetterò di fare l’atleta non smetterà di fare il canonista”

Il trionfo di Alice Bellandi

La seconda medaglia è arrivata da Alice Bellandi, 25 anni, di Brescia, che ha trionfato nella finale di judo femminile 78kg. Dopo aver superato in semifinale la portoghese Patricia Sampaio, la 26enne bresciana ha sconfitto anche l’israeliana Inbar Lanir. Sin dagli inizi della sua carriera, Alice Bellandi si è distinta, vincendo il titolo europeo cadetti a Sofia nel 2015 e i mondiali junior di Nassau nel 2018. Alle Olimpiadi di Tokyo, si era classificata 7° nel torneo dei pesi medi e 9° nella competizione a squadre miste. È stata argento negli ultimi Mondiali, ad Abu Dhabi, nei -78kg. Oggi a tre anni di distanza dall’ultima Olimpiade, la judoka italiana ha conquistato la medaglia d’oro, salendo sul gradino più alto del podio.

Chi è Alice Bellandi oro nel judo 78kg a Parigi 2024

Dopo aver sperimentato vari sport durante le scuole medie, a 17 anni Alice Bellandi decide di dedicarsi definitivamente al judo. Si trasferisce da Brescia a Roma, dove trova l’opportunità di crescere sia umanamente che atleticamente, imparando a essere indipendente. Il suo anno di svolta è il 2018, quando conquista i titoli europeo e mondiale, segnando il passaggio dalla categoria junior a quella senior. Le maggiori soddisfazioni arrivano nella nuova categoria fino a 78 kg, dove conquista due podi continentali e altrettanti mondiali. Per mantenere il peso nella categoria dei 70 kg, Alice Bellandi aveva raccontato durante le Olimpiadi di Tokyo di dover perdere 10 kg nel mese precedente ogni competizione, una pratica che le provocava depressione e seri disturbi alimentari. “Dopo le gare, mangiavo in modo compulsivo, avevo bisogno di vomitare, spesso anche durante la notte. Sono finita in un vortice di caos e confusione, e il mio sistema immunitario ha ceduto, portandomi a soffrire di menorrea e tigna. Ero in grande difficoltà, ma non riuscivo a fermarmi; desideravo Tokyo con tutte le mie forze”. La pandemia ha avuto un impatto positivo su di lei, aiutandola ad allentare i ritmi di vita, a riflettere e a chiedere aiuto. “Mi sono guardata allo specchio, ho visto un mostro: ero gonfia, avevo riversato sul cibo tutte le mie frustrazioni, le ansie, le mancanze – ha detto a Repubblica -. Bulimia e poi anoressia in seguito a diete fai-da-te prima delle gare, un disastro”.

Doppio oro per il medagliere azzurro

Il medagliere italiano è salito a quota 15. Nei giorni scorsi era stato il nuoto a far vivere i momenti più esaltanti con i successi di Nicolò Martinenghi nei 100 rana e diThomas Ceccon nei 100 dorso, oltre alla vittoria squadra femminile della spada con Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Mara Navarria. Ora il mese d’agosto si apre con altre due magnifiche storie.

Redazione

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