Alla fine sarà Guido Longo il nuovo commissario alla Sanità in Calabria. L’annuncio è arrivato nel pomeriggio dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha twittato il nome del prefetto, in quiescenza dopo essersi congedato dai ranghi dei servitori dello Stato e da prefetto di Vibo Valentia.

“Il nuovo commissario per la sanità calabrese è il prefetto Guido Longo. Un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità”, ha scritto il premier annunciando la notizia e superando quindi lo stallo che andava avanti ormai da settimane.

Longo è stato nominato nel corso di un Consiglio dei ministri lampo, durato solo il tempo della nomina.  “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, di concerto con il Ministro della salute Roberto Speranza, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge l° ottobre 2007, n. 159, ha deliberato la nomina del prefetto Guido Nicolò Longo a commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria”, recita il comunicato di Palazzo Chigi.

Un nome che non era ancora circolato sui giornali: soltanto stamattina era arrivata la bocciatura di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, che aveva dato il suo ok all’incarico in Calabria ma che era stato poi bocciato per le tre condizioni poste all’esecutivo e giudicate da Palazzo Chigi troppo vincolanti.

Nel decreto che nomina Guido Longo nuovo commissario alla sanità in Calabria si legge che il nuovo commissario dovrà “relazionare, con cadenza semestrale, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministeri affiancanti in merito all’attività svolta, in esecuzione del mandato commissariale, ferme restando le verifiche trimestrali ed annuali previste dalla normativa vigente”.

IL PROFILO DI LONGO – Guido Nicolò Longo è nato a Catania 68 anni fa. Dopo la laurea in giurisprudenza all’Università di Catania ha vinto nel 1978 il concorso per Funzionario di Pubblica Sicurezza. Nel 1979 gli viene attribuito il premio “Luigi Calabresi” quale migliore allievo della Scuola Superiore di Polizia, mentre nello stesso anno viene assegnato alla Questura di Reggio Calabria con l’incarico di dirigere una Sezione della locale Squadra Mobile.

Longo successivamente all’esperienza di Reggio è stato anche a Palermo nel periodo delle stragi mafiose del 1992, come dirigente delle sezioni narcotici e omicidi della Squadra Mobile e poi come vice capocentro della Dia.

Il nome di Longo è legato ad importanti operazioni antimafia in Campania, tra cui la cattura dei superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e del capo assoluto del clan Francesco Schiavone detto “Sandokan”.

Dal marzo 2017 al 30 maggio 2018 è stato prefetto di Vibo Valentia, quando per sopraggiunti limiti di età si è congedato dall’incarico. Dal 28 luglio scorso invece guidava la terna commissariale del Comune di Partinico, in Sicilia.

Redazione

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