Il nome di suo figlio balza alle cronache mondiali un giorno sì e anche l’altro. Lei è Maye Haldeman Musk, la mamma di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. O meglio, di quello che era l’uomo più ricco del mondo, entrato nel Guinness dei primati per la perdita di patrimonio più grande di sempre: secondo Forbes sarebbe passato da 320 miliardi di dollari nel novembre 2021 agli attuali 138. Lei, Maye, 75 anni ad aprile, resta la madre del magnate, da qualcuno considerato geniale da altri folle. Modella, influencer e dietologa, sfoggia i suoi capelli bianchissimi e un sorriso enorme.

Cresciuta in Sudafrica, adottata da Canada e Stati Uniti, ha lo stesso spirito irriverente del figlio che descrive “brillante, ma timido” da bambino. Ha raccontato la sua vita nel libro in uscita anche in Italia per Giunti dal titolo “Una donna deve avere un piano”. “Le posso assicurare che mio figlio non vive affatto nel lusso, anzi. Non possiede una casa di proprietà e abita in appartamenti modesti”, racconta intervistata dal Corriere della Sera. Racconta un inedito Elon Musk da bambino: Era “molto timido. Era un ragazzino chiuso, al mattino faticavo a tirarlo giù dal letto per farlo andare a scuola. Come potevo presagire che avrebbe avuto un simile successo?”. E racconta di quando veniva bullizzato dai compagni di scuola.

Ma non era questo il motivo per cui a scuola non ci voleva andare. “Una volta mi sono alzata all’alba e ho visto la luce accesa nella sua stanza. Mi sono accorta che aveva trascorso tutta la notte a leggere e non aveva chiuso occhio. Penso che dormisse una trentina di minuti per notte”. Ancora oggi, secondo sua mamma, il magnate non ha bisogno di tante ore di sonno. Una stranezza di suo figlio? “I geni sono capaci di inventare cose meravigliose nei loro scantinati, ma non hanno istinto di sopravvivenza”.

E racconta di quella volta che andò a trovare il figlio e lui la fece dormire in garage. “Be’, se vai a trovare tuo figlio nella sua base spaziale (SpaceX, ndr) hai due alternative: o prendi una stanza in albergo a 45 minuti di distanza o dormi nel suo garage. Ma per me non è un problema. Quando andavo a trovare mia madre in Canada dormivo in garage”. Racconta degli esordi del figlio Elon. Lei si era da poco separata dal marito e il figlio voleva andare in Canada perché convinto che lì avrebbe avuto più possibilità. “Lo feci partire con duemila dollari in traveler’s cheque”, continua la mamma.

Ricevette il suo primo computer a dodici anni. Imparò a usarlo e creò BLASTAR, un videogioco. Gli suggerii di inviarlo a una rivista di settore, lui lo fece e lo pagarono 500 dollari. Secondo me non hanno mai saputo che l’inventore non aveva nemmeno tredici anni”. E ancora un altro aneddoto: “Da piccolo Elon leggeva di tutto. E teneva a mente ogni cosa. Lo chiamavamo ‘Elon l’Enciclopedia’, perché aveva letto l’Encyclopaedia Britannica e la Colliers, ma soprattutto si ricordava tutto a memoria! Era impressionante”. E ancora: “Quando vendette PayPal era già diventato molto ricco. Io ero preoccupata per la sua salute, volevo che si fermasse un po’. Lui mi chiese: ‘Secondo te dovrei dedicarmi ai razzi, alle auto elettriche o all’energia solare?’. Gli suggerii di scegliere una cosa e di concentrarsi su quella. Non mi ha dato retta”. Come tutte le mamme orgogliose dei figli probabilmente non smetterebbe mai di raccontare aneddoti sul figlio: “Quello che ha fatto è incredibile, siamo fieri di lui”.

Ma la vita di Maye non è sempre stata rose e fiori. Nel suo libro racconta di quando a 31 anni scappò dal marito e si trasferì a Durban. “Ero una ragazza madre, non potevo più permettermi nemmeno il parrucchiere. Ma sono ripartita. Poco per volta mi sono specializzata in dietologia, poi la mia carriera di modella ha preso una piega inaspettata”, quella di icona, donna senza età e libera nella sua bellezza senza ritocchi. Racconta delle violenze subite dal marito geloso e di come, a poco a poco, ripresa in mano la vita diventando un’esperta dietologa, influecer e da modella conquistando le copertine dei giornali. “Proprio così, perché le riviste hanno cominciato a cercarmi per le copertine e perché so coltivare i social. Ma io sono prima di tutto una dietologa (Musk ha due lauree in materia, ndr.) e tengo conferenze. Alle donne dico: se subite violenze cominciate a parlarne subito, agli amici ai familiari. E poi cercate di avere un piano, non arrendetevi. Nel mio libro ci sono consigli anche su come prendersi cura di sé. In tutti i sensi”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.