La quinta Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha designato all’unanimità Margherita Cassano presidente aggiunto della Corte di Cassazione. Mai una donna era arrivata così in alto nella Suprema Corte. Cassano andrà ad affiancarsi in qualità di numero due al nuovo presidente della Corte Pietro Curzio. Quest’ultimo eletto dal plenum con una sola astensione.

Cassano fa parte della corrente di centrodestra Magistratura Indipendente. Toscana ma di origini lucane – suo padre, Pietro Cassano, è nato a San Mauro Forte in provincia di Matera – Cassano ha 64 anni. Allieva di Pier Luigi Vigna, è in magistratura dal 1980. Dal 2015 è Presidente della Corte d’Appello di Firenze.

L’arrivo in Cassazione è in realtà un ritorno: in passato ha già lavorato alla Suprema Corte in vari ruoli. Tra questi, anche la presidenza della Prima sezione penale che si occupa di omicidi e violenze gravi. È stata anche consigliere al Csm e alla direzione distrettuale Antimafia. Si è occupata anche delle questioni relative alle tossicodipendenze.

“Da magistrato donna, lasciatemi esprimere la grande soddisfazione per questa nomina perché per la prima volta un magistrato donna arriva a ricoprire un ruolo così importante per la Corte di Cassazione – ha dichiarato in plenum la togata Paola Braggion – sono certa saprà, come ha fatto in passato, coniugare al meglio le grandissime doti professionali e organizzative a quella amabilità non disgiunta da ferma determinazione che la caratterizza. Le auguro davvero buon lavoro”.

Redazione

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