Addio a Maria Fida Moro, primogenita del leader della Democrazia Cristiana Aldo Moro, sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978. L’ex senatrice è morta all’età di 77 anni dopo una lunga malattia. Era ricoverata in una clinica romana e da tempo risiedeva a Fiano Romano. In passato aveva subito tre pre infarti e già sofferto di alcuni tumori con varie ricadute. A dare la notizia il figlio Luca Moro, il nipote più volte citato da Aldo Moro nelle lettere durate la sua prigionia quando aveva appena due anni. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.

Maria Fida Moro, la carriera politica

Maria Fida Moro è stata senatrice nella X legislatura, dal 1987 al 1992, eletta con la Dc e passata poi al gruppo di Rifondazione comunista come indipendente per approdare, infine, al misto. Nel 1993 si candida come sindaca di Fermo con il Movimento Sociale Italiano e partecipa in seguito alla costituzione di Alleanza Nazionale. Poi nel 2008 aderisce al Partito Radicale. Nel 2016 si è candidata al Comune di Roma come capolista di ‘Più Roma – Democratici e Popolari’ a sostegno di Roberto Giachetti. L’Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio per ricordare la primogenita di Aldo Moro. “Le rivolgiamo un pensiero deferente”, ha affermato il presidente, Ignazio La Russa.

Maria Fida Moro, la sua vita alla ricerca della verità su sequestro e morte del padre

Maria Fida Moro ha raccontato la storia della sua famiglia nel libro La casa dei cento Natali, edito da Rizzoli e ha dedicato buona parte della sua vita alla ricerca delle verità, a suo parere nascoste, sull’uccisione del padre e sul ruolo della Democrazia Cristiana che tre anni dopo riuscì a liberare, attraverso la mediazione del camorrista Raffaele Cutolo, l’assessore campano Ciro Cirillo sequestrato sempre dalle Br il 27 aprile 1981. Così ha fondato l’Associazione Radicale “Sete di verità”. Nel 2013 insieme al figlio e altri ha fondato il movimento cristiano sociale “Dimensione Cristiana con Moro”, ispirato alla politica dello statista democristiano. Si è invece mostrata contraria alla rielaborazione cinematografica del rapimento Moro, esprimendosi molto duramente contro la serie “Esterno notte”, di Marco Bellocchio.

In occasione del funerale della madre, Eleonora Moro (19 luglio 2010) è stata l’unica tra i quattro figli a non partecipare alla cerimonia a causa di dissidi con i fratelli.

Redazione

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