I pm della Procura di Roma che indagano sull’incidente avvenuto il 14 giugno a Casal Palocco, costato la vita ad un bimbo di 5 anni, hanno disposto una maxi consulenza per accertare la dinamica dello scontro e la velocità a cui viaggiava il Suv Lamborghini guidato da Matteo Di Pietro che è accusato di omicidio stradale e lesioni.

I magistrati di piazzale Clodio, coordinati dall’aggiunto Michele Prestipino, hanno affidato ai periti l’analisi delle telecamere presenti nel tratto di strada e potrebbero acquisire anche quelle presenti su almeno due bus dell’Atac che transitavano in quel frangente e avrebbero ripreso le fasi dello scontro. Obiettivo degli inquirenti è capire se Di Pietro abbia effettuato sorpassi o manovre azzardate e a quale velocità stesse andando.

Il folle doppio sorpasso – L’ipotesi degli investigatori, anche alla luce delle testimonianze raccolte, è che la Lamborghini avesse azzardato un doppio sorpasso a una Mercedes nera e a un bus. E, come riportato da Il Giornale, la macchina pare stesse andando a folle velocità, almeno 160 km/h, in base ai calcoli tra la distanza percorsa da un punto all’altro del quartiere in pochi secondi.

I due ragazzi sarebbero all’estero – Secondo il Corsera, gli youtuber si troverebbero all’estero, in Spagna. Sarebbe fuori dall’Italia, più precisamente un Turchia Di Pietro insieme a un amico che si trovava con lui a bordo dell’auto al momento dell’incidente. Entrambi hanno ancora il passaporto.

Arriva la stretta sulla patente: stop auto di grossa cilindrata per i primi 3 anni dal conseguimento della patente

Intanto arrivano oggi importanti modifiche al Codice della strada. Tolleranza zero alla guida: sospensione della patente per chi viene fermato dopo aver assunto droghe, per chi è sorpreso alla guida col cellulare, contromano e per tutti comportamenti che generano statisticamente alta incidentalità.

Sicurezza stradale: in bozza patente sospesa per multa con meno di 20 punti

La nuova revisione del codice della strada prevederà una sospensione della patente nel caso di illeciti come il “mancato rispetto dei segnali di senso vietato e di divieto di sorpasso” e il “superamento di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità” per l’ipotesi in cui al momento dell’accertamento dell’illecito dovesse risultare che il guidatore ha meno di venti punti sulla patente.

È tra le norme previste dal Ddl recante interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada atteso domani in Cdm e visionato da LaPresse. Tra le infrazioni incluse nel nuovo ‘articolo 218-ter’ che verrebbe inserito nel codice della strada ci sono quelle che “statisticamente producono più incidenti o che hanno più gravi conseguenze sull’incolumità degli individui in caso di incidente, e cioè quelle previste”, come la “circolazione contromano”, il “mancato rispetto delle regole in materia di precedenza”, la “violazione delle segnalazioni del semaforo o dell’agente del traffico”, la “violazione delle norme di comportamento sui passaggi a livello”, la violazione delle norme di comportamento “in materia di sorpasso a destra, sorpasso dei tram e sorpasso dei velocipedi” e la “violazione della distanza di sicurezza tra veicoli, quando ne derivi una collisione con grave danno ai veicoli”.

Codacons: “bene la stretta sulla sicurezza stradale”

Il Codacons accoglie con favore le novità contenute nel ddl sul codice della strada che sarà presentato al Consiglio dei Ministri di domani. “Appoggiamo la stretta in tema di sicurezza stradale e qualsiasi misura tesa a sospendere la patente a chi mette a rischio la propria vita e quella altrui attraverso comportamenti pericolosi alla guida. – spiega il presidente Carlo Rienzi – Crediamo tuttavia che la patente debba essere ritirata a vita a quei soggetti che guidano sotto effetto di alcol o droghe, e a chi usa il cellullare alla guida per realizzare video e contenuti da pubblicare sui social network, comportamenti sempre più diffusi tra i giovani come purtroppo dimostra la tragedia di Casal Palocco”.

“Riteniamo poi particolarmente importanti le novità sui monopattini, considerato che da anni il Codacons chiede l’obbligo di casco, targa e assicurazioni per chi guida tali mezzi, sempre più spesso coinvolti in incidenti anche gravi – prosegue Rienzi – Il Governo deve però adoperarsi per incrementare la presenza delle forze dell’ordine lungo le strade, perché senza un aumento dei controlli qualsiasi misura di inasprimento delle sanzioni sarà del tutto inutile”.

 

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