Non si dica che Matteo Salvini non sia puntuale. Appena scatta la campagna elettorale, il leader della Lega si prodiga in promesse e annunci per scaldare il cuore a una parte precisa di elettorato. E oltre a ruspe, lotta all’immigrazione e Ponte sullo Stretto, l’altra grande costante di Salvini è la leva obbligatoria. E anche oggi lo ha confermato.

Salvini davanti gli Alpini, la legge per la leva universale

Salvini oggi si è presentato all’adunata nazionale degli Alpini, in corso in questi giorni a Vicenza. E quale migliore occasione per parlare delle sue idee su soldati, esercito e formazione dei giovani? “La Lega ha quasi concluso la stesura di un progetto di legge per reintrodurre una leva universale, 6 mesi obbligatorio per ragazzi e ragazze, a servizio della comunità su base regionale. È una grande forma di educazione civica, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi da svolgere vicino a casa”, ha detto Salvini.  Poi la specifica: “Una volta, uno di Udine andava a Bari, e quello di Bari lo mandavano a Udine, dovendo lasciare studi e lavoro. Non sarà più cosi, si farà vicino a casa. Spero che anche la altre forze politiche appoggino la proposta”.

Salvini agli Alpini, “no alla guerra”

Sarà anche puntuale, ma Salvini è poco originale, oltre che vago nei suoi propositi. Il leghista ha infatti parlato anche della guerra in Ucraina: “Io mi opporrò da ministro, e da padre, all’invio di qualsiasi soldato europeo e italiano a combattere in Ucraina. L’Italia non è in guerra, non voglio lasciare ai miei figli un Paese in guerra, e gente come Macron o Monti che ipotizza l’invio di soldati a combattere e a morire fuori dei confini, è pericoloso. Nel 2024 questa è gente pericolosa”. Anche se forse il ministro si scorda delle migliaia di soldati italiani già presenti in contesti esterni, impegnati in missioni più o meno pericolose.

Salvini non cede: “Chiedetelo agli alpini, la guerra è una cosa seria, non è una roba da chiacchiera, e mi auguro che siano sempre di meno ad avere ipotesi di follie pericolose di questo tipo”. Non è una roba da chiacchiera, dice Salvini.

Redazione

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