Si è spenta all’età di 91 anni Anna Maria Massatani, in arte Lea Massari attrice e modella scomparsa lunedì scorso, la cui morte però è stata resa nota soltanto in queste ore. Star del cinema degli anni Sessanta e Settanta e antidiva per eccellenza. Da tempo non usciva di casa, dove a causa di una caduta era costretta a riposare. Una vita da tempo lontano dai riflettori visto che da oltre trent’anni si era ritirata a vita privata. Il suo funerale, svolto in forma privata si è svolto ieri, nella cattedrale di Sutri (Viterbo), la salma è stata poi sepolta nel cimitero comunale di Viterbo, nella cappella di famiglia.

Lea Massari, l’esordio quasi casuale con ‘Proibito’

Da giovane iniziò a lavorare come indossatrice portando avanti gli studi in architettura. Poi, il cinema, con il ruolo nel film di Mario Monicelli, ‘Proibito’ (1954),  riduzione del romanzo “La madre” di Grazia Deledda, e da lì una grande carriera in ascesa che ha fatto di lei la diva dal fascino indiscreto, bella, misteriosa ed elegante. A Soli 22 anni scelse di cambiare nome in memoria del fidanzato Leo con cui avrebbe dovuto sposarsi, ma che morì in un tragico incidente poco prima delle nozze.

Lavorò con i più grandi registi

Nella sua carriera, Massari lavorò con i più grandi registi: Sergio Leone (nel suo esordio, Il colosso di Rodi), Dino Risi (Una vita difficile), Nanni Loy, Giuseppe Bertolucci e i fratelli Taviani (Allonsanfàn) recitando anche in “L’avventura” per Michelangelo Antonioni. Ma fu la Francia a riconoscere in pieno il suo talento: su cinquantacinque registi che l’hanno diretta infatti , solo ventinove erano italiani. Fu la prima “Rosetta” nella nota commedia Rugantino di Garonei e Giovannini, simbolo della romanità.

Lea Massari e le nozze con Carlo Bianchini

Si trasferì in Sardegna nella seconda metà degli anni ’80 con il marito Carlo Bianchini, ex comandante pilota di Alitalia, che aveva sposato nel 1963 e da cui si era separata nel 2004. La coppia non ha avuto figli. Animalista, nell’isola amava farsi fotografare in compagnia dei suoi tre amati cani. Tra i riconoscimenti più importanti conseguiti vanta un David di Donatello come migliore attrice per le sue interpretazioni in “Una vita difficile” di Dino Risi e in “I sogni muoiono all’alba”, entrambi apparsi nel 1961, e due volte il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista per “La prima notte di quiete” (1972) e “Cristo si è fermato a Eboli” (1978).

Redazione

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