È previsto dal primo dicembre prossimo l’entrata in vigore del “cashback di Stato”, la misura inserita nel Decreto Agosto che permetterà un rimborso del 10% sulla spesa fatta con carte di credito o debito, bancomat, bonifici bancari, o su app come Apple Pay, Samsung Pay o Satispay.

Un provvedimento che rientra nella politica dell’esecutivo Conte che punta a ridurre l’uso del contante e, conseguentemente, dell’evasione fiscale che da decenni è una delle principali piaghe dell’economia italiana. In tal senso va letta la scelta fatta il primo luglio di ridurre il limite all’uso del contante a 2mila euro, che scenderanno a mille da gennaio 2022.

COME FUNZIONA IL CASHBACK – Guardando al funzionamento del cashback, il ‘bonus Bancomat’ non va immaginato come uno sconto sugli acquisti ma ad una restituzione di una parte del denaro pagato, anche se non è ancora chiaro come sarà poi effettuato il rimborso vero e proprio. Ciò che è certo è la percentuale di spesa che verrà sostituita, il 10%, mentre la soglia di spesa sarà di 3mila euro: il cashback massimo così potrà raggiungere i 300 euro. Superati i 3mila si potrà quindi ottenere il bonus.

SOGLIE MINIME DI SPESA E OPERAZIONI – Va specificato però che per ottenere il rimborso si dovrà tener conto sia di soglie minime di spesa semestrale che di soglie minime di transizioni da effettuare. Stando alle ipotesi infatti sono necessarie almeno 50 operazioni a semestre per ottenere il bonus da 10%, mentre l’altro limite da considerare sono i 1.500 euro da spendere ogni sei mesi con pagamenti cashless o bonifico bancario.

ESCLUSI GLI ACQUISTI ONLINE – Come pronosticabile, il cashback di Stato esclude gli acquisti online dagli incentivi. Il motivo sta nelle motivazioni che hanno spinto l’esecutivo a prendere la misura: far emergere il “nero” e l’evasione fiscale, mentre come ovvio per lo shopping online va usata una carta di credito.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia