Per giorni molti si sono detti sicuri del fatto che Italia Viva avrebbe saltato l’appuntamento con le elezioni comunali di Napoli. La nascita della lista Azzurri – Napoli Viva dimostra che questo era ed è falso. Italia Viva era pronta, grazie al lavoro condotto dalla classe dirigente del partito e sin da dopo le elezioni regionali, a presentare una sua lista a Napoli così come in tutte le municipalità.

Mai ci saremmo sottratti a una competizione elettorale così importante come quella nella terza città di Italia. Ciò che ci ha spinto ad allearci con gli amici di Azzurri sono innanzitutto la politica e il bene che vogliamo a Napoli, pensando soprattutto al suo futuro. Una coalizione così come si stava configurando, troppo filo-populista, con un Partito democratico “grillizzato” e un Movimento Cinque Stelle che tenta di farla da padrone, era per noi un pericolo per la città e per la coalizione stessa ed è per questo che abbiamo ritenuto opportuno mettere insieme tutte quelle forze di ispirazione liberale, riformista e popolare che ci sono in città puntando a essere la prima lista in termini di consensi e, magari, a mettere un punto fermo per il futuro della politica italiana. E siamo altrettanto sicuri del fatto che questa lista raccoglierà gli scontenti del centrodestra che non intendono essere identificati con la Lega di Matteo Salvini o con la destra estrema e populista di Giorgia Meloni.

So che ai giornalisti interessa molto il gossip elettorale, cioè i nomi in lista, chi entra e chi esce da una determinata formazione e altre notizie superficiali. Più che parlare di nomi, però, in questo momento vorrei discutere di idee e programmi. Abbiamo assistito, in questi giorni, a uno spettacolo che poco interessa agli elettori, siano essi di centrodestra o di centrosinistra. Mi riferisco, in particolare, a chi “tifa” Gaetano Manfredi o Catello Maresca oppure a chi magari tenta di capire quanto le foto di Alessandra Clemente siano state ritoccate.

I napoletani sono stanchi! Credo che l’interesse primario degli elettori, che pure dovremmo invogliare ad andare a votare in un periodo ancora una volta difficile visto che la pandemia incombe, è sapere cosa intendiamo fare per i trasporti della città, come pensiamo di trasformare Napoli in un hub attrattivo per gli investitori stranieri e non nel giro di vent’anni oppure come intendiamo sconfiggere i clan che dominano indisturbati intere aree della città. E potrei continuare dicendo che le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono l’ultima àncora di salvezza per la capitale del Mezzogiorno: si parla spesso di piano Marshall, ma i fondi del Piano del generale Marshall erano pari a un quarto di quelli stanziati dall’Europa per il nostro Paese.

A settembre partiremo con una serie di iniziative proprio per spiegare agli elettori le nostre idee e come intendiamo concretamente affrontare i temi che da anni affliggono Napoli senza mai trovare una soluzione. La nostra certezza è che Manfredi, persona seria ed equilibrata con solide radici socialiste e riformiste, ci ascolterà nella misura in cui noi riusciremo a ottenere un risultato importante per questa lista a cui spero aderiscano presto anche altre forze come gli amici dell’Avanti o +Europa. Noi puntiamo a essere i primi e a superare Pd e M5S. Per il resto, ritengo Manfredi una delle espressioni migliori della nostra città, da sostenere convintamente così come fatto con Vincenzo De Luca alle scorse regionali. Italia Viva ha ottenuto oltre il 7% a dispetto delle previsioni che le attribuivano poco più del 2%. Oggi il fenomeno si ripete. Lo consideriamo di buon auspicio per una lista che indubbiamente concorre per raggiungere percentuali a due cifre considerato che metterà in campo candidati radicati sul territorio cittadino frutto di un accurato lavoro di ascolto dei napoletani.

*Marcello Lala, membro della segreteria regionale di Italia Viva