Il leader di Iv a Napoli
Da Renzi pieno appoggio a Manfredi: “Dovrà cancellare i disastri di de Magistris”
Dal palco del Teatro Augusteo di Napoli, Renzi ha presentato il suo libro Controcorrente nel quale racconta «tutta la verità sulla fine del governo Conte, sul ruolo dell’ex portavoce del governo Rocco Casalino e sull’accanimento mediatico che va avanti da anni». Il motivo dell’invito a Bassolino è chiaro: «Ho grande stima per Antonio e ha la mia solidarietà per l’aggressione personale subita e i 19 processi dai quali è stato assolto – ha spiegato Renzi – ma in politica non si fanno le battaglie per risentimento. Non doveva candidarsi, venga a dare una mano a Manfredi».
Il numero uno di Italia Viva ha così annunciato pubblicamente di voler sostenere alle prossime elezioni comunali all’ex ministro della Ricerca e dell’Università, sostenuto dal centrosinistra allargato al Movimento Cinque Stelle: «Manfredi è stato un grande presidente della conferenza dei rettori e con lui abbiamo dato vita alla Apple Academy di San Giovanni a Teduccio – ha detto Renzi – È una persona di chiara fama. Avevamo chiesto di fare le primarie, ma non è stato possibile e ora siamo convintamente dalla parte di Manfredi». La corsa a sindaco di Napoli dell’ex rettore è sostenuta anche da Partico democratico e M5S, ma l’ex presidente del Consiglio è netto: «Noi sosteniamo lui, diverso sarebbe stato se avessimo dovuto appoggiare Luigi Di Maio o Roberto Fico». Poi la stoccata sul sindaco uscente Luigi de Magistris che adesso punta a garantirsi un futuro politico candidandosi alla presidenza della Calabria: «Manfredi avrà un compito devastante, recuperare dieci anni di amministrazione targata Luigi de Magistris: sarà allucinante, perché de Magistris ha “scassato” ma nel vero senso della parola».
Nella città che fa registrare il record di percettori di reddito di cittadinanza, Renzi non ha avuto esitazioni nel dire che la misura «così com’è non funziona» ed è addirittura «diseducativo»: «Molto meglio dare quei soldi a chi cerca il lavoro». L’ex premier, infine, non si è sottratto a chi gli chiedeva un giudizio sul governo Conte di cui, a febbraio scorso, ha determinato la caduta: «Alle vedove inconsolabili dico che Conte è andato a casa perché non era capace. Se si è fatto mandare a casa da chi aveva il 2% non era capace. Punto».
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