La decisione
Conclave, inizierà il 7 maggio. I cardinali: “Sarà lungo, non ci conosciamo”. I preparativi, gli accordi e Santa Marta pronta a blindarsi

Il cardinale svedese Lars Anders Arborelius arriva in Vaticano per le Congregazioni. A 75 anni sarà il suo primo Conclave e lo vive da papabile. Mormora poche parole: “Penso che andrà per le lunghe, perché non ci conosciamo”. Notizia di poco fa: inizierà mercoledì 7 maggio.
Al nuovo Papa servirà raggiungere i due terzi dei voti dei cardinali elettori – in totale 133 su 135 con diritto di voto, anche se resta da sciogliere il nodo Becciu – e per arrivarci servirà un tempo indefinito: basti pensare che dopo la morte di Pio III nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre 1503 servirono dieci ore per concordare su Giulio II, e senza andare troppo indietro nel 2005 Benedetto XVI se la cavò con 4 scrutini nell’arco poco più di un giorno 26 ore. Ne servì uno in più a Papa Francesco. Ma il Conclave più lungo della storia si svolse a Viterbo e durò 2 anni e 9 mesi (pari a 33 mesi o 1.006 giorni), dal 29 novembre 1268 al 1º settembre 1271, e portò all’elezione di Papa Gregorio X.
Difficoltà tipiche di altri tempi con una Chiesa spaccata, di cui si fece tesoro per introdurre un “Decretum de electione papae” obbligando a tenere il conclave in isolamento, lontano da condizionamenti esterni. Santa Marta sarà come un albergo ma con regole ferree: niente cellulari, nè pc, nè tv, nessun contatto con l’esterno, vietata anche la lettura di quotidiani, le stanze verranno sigillate e ogni finestra oscurata, e dispositivi anti spionaggio verificheranno l’assenza di microspie, tecnologie di trasmissione o strumenti di intercettazione. Il 7 maggio potrà svolgersi solo una votazione, nel pomeriggio. Nei successivi fino a quattro per ogni giorno. E la pressione per il nome salirà: dopo la 33esima o 34esima votazione poi, si passerà al ballottaggio tra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell’ultimo scrutinio.
Nonostante qualche voce fuori dal coro, la direzione che prenderà la votazione sembra chiara da giorni: “Il nostro desiderio è trovare qualcuno che sia simile a Francesco, non uguale ma in continuità”. Parola del cardinale Ángel Sixto Rossi. Sono queste le ore decisive. Da giorni arrivano berrette rosse da ogni parte del mondo, si incontrano nei momenti di calma per tracciare il profilo del prossimo Papa, scambiare opinioni, confrontarsi senza un orologio che scandisce i tempi del voto. Dal 7 maggio calerà il silenzio tombale.
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