Maria Rosaria Sodano, ex giudice del-
la Corte d’Appello di Milano, è in pen-
sione da un paio d’anni, e ha aperto un
sito dove – gratuitamente – offre materiale di formazione e informazione per chi vuol fare il magistrato. Ci ha rilasciato un’intervista nella quale spiega come e perché i concorsi per
entrare in magistratura danno poche garanzie, perché è molto decaduto il livello delle commissioni giudicanti, così come il livello della Scuola superiore della magistratura, e come si potrebbe fare per fermare lo scandalo dell’ultimo concorso, dopo i ricorsi di molti candidati esclusi che hanno portato alla luce un fatto inquietante: i compiti
dei candidati promossi erano pieni di strafalcioni, errori, prove di non conoscenza.

Voi capite bene che questa non è una bella cosa, perché se in un corpo come quello della magistratura – intoccabile da qualsiasi potere esterno – entrano esponenti inadeguati è un grosso problema. Questi elementi saranno chiamati a fare le inchieste, a giudicare i cittadini, eventualmente a rovinargli la vita. E nessuno mai, dal momento nel quale la Casta lo ha assunti in se stessa, potrà metterli in discussione se non la Casta stessa.

In mano a chi è la selezione dei magistrati e la stessa Scuola Superiore? La dottoressa Sodano ci conferma quello
che purtroppo sospettavamo: alle correnti. Già, al sistema Palamara. Sono le correnti a decidere, a dividersi, a lottizzare, a inviare a promuovere e a
bocciare. Voi credevate alla favoletta dell’autonomia della magistratura? Che ingenui…