Il caso nella struttura di eccellenza napoletana
Coronavirus, primo infermiere positivo al Cotugno: “Ma è in buone condizioni”
Primo infermiere positivo al Coronavirus all’Ospedale Cotuno di Napoli. Lo scrive il Mattino. Si tratta di un 46enne, L. R., della terza divisione di infettivologia diretta da Vincenzo Sangiovanni, risultato positivo al tampone. L’infermiere è stato ricoverato nello stesso reparto dove stava prestando servizio prima di aver accusato i sintomi del Covid-19. Le sue condizioni sarebbero buone al momento.
L’ospedale Cotugno era stato ritratto la settimana scorsa come un’eccellenza mondiale nella lotta al coronavirus in un servizio di Sky News britannica. Oltre a esser stato tra i primi a sperimentare il tocilizumab, farmaco anti-artrite, che ha avuto esiti positivi su molti pazienti e sul quale l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha avviato una sperimentazione; la struttura dell’Azienda Ospedaliera dei Due Colli si è distinta anche per le rigide procedure di controllo, organizzazione e separazione che hanno ridotto al minimo i contagi. Prima dell’infermiere risultato positivo, soltanto un medico in pensione volontario era risultato positivo al coronavirus.
“Può sempre capitare un casi di contagio”, dicono dalla direzione dell’ospedale a Il Mattino. “Le difficoltà al Cotugno si creano solo quando arrivano dall’esterno autoambulanze dal territorio o da altri presidi”, ha aggiunto un infermiere.
Il Cotugno è il principale centro infettivologico ed apatologico della Regione. Rappresenta l’avamposto della Campania nella lotta al Coronavirus. Qui l’equipe dell’oncologo Paolo Ascierto dell’Ospedale Pascale di Napoli ha sperimentato il tocilizumab con risultati positivi. In Campania il bollettino del coronavirus recita 3.517 contagiati e 231 vittime.
© Riproduzione riservata








