Il caso
Coronavirus, Screening di massa a S.Antonio Abate: 5mila tamponi per spegnere il focolaio
Prosegue lo screening di massa sulla popolazione di Sant’Antonio Abate. Entro 48 ore sarà completata la verifica del monitoraggio deciso dal Presidente della Regione per spegnere sul nascere il focolaio relativo a due strutture ricettive della zona dove si sono registrati nei giorni scorsi decine di positivi. Al momento, nelle 15 postazioni allestite dall’Asl Napoli 3 nel Comune di Sant’Antonio Abate, sono stati sottoposti a test rapidi e tamponi oltre cinquemila cittadini.
In collaborazione diretta con l’Istituto Zooprofilattico e gli altri laboratori, è in corso di verifica oltre mille tamponi, tra i quali una decina sono risultati positivi. Grazie allo screening è stato individuato come positivo anche un congiunto di un dipendente della “Sonrisa”, propritario di un bar in Costiera sorrentina, dove sono emersi altri tre contagiati. Anche in questo caso sono scattate immediatamente tutte le procedure di prevenzione. “Raccomandiamo ai nostri concittadini – dichiara il Presidente della Regione – la massima prudenza e collaborazione. Per il resto si lavora con grande determinazione per eliminare ogni possibile focolaio”.
LA SONRISA – La Sonrisa non sta fornendo gli elenchi delle persone che hanno partecipato nelle ultime settimane agli eventi organizzati all’interno della struttura divenuta celebre con il programma tv “Il Boss delle Cerimonie”. E’ quanto denuncia in una nota l’Unità di Crisi della Regione Campania che ha avviato nelle scorse ore lo screening nella mini zona rossa di Sant’Antonio Abate, disposta fino al prossimo 25 agosto.
FORZE DELL’ORDINE ALLA SONRISA PER GLI ELENCHI – Nella nota l’Unità di Crisi regionale affronta la questione elenchi: “E’ urgente e necessario che la struttura ricettiva, come già da reiterate richieste ufficiali dell’Asl Napoli 3, fornisca gli elenchi e dia indicazioni precise su tutti i partecipanti ai vari eventi, feste e iniziative di qualsiasi tipo, che si sono svolte nelle ultime settimane. Finora è stato possibile ricostruire i contatti per sole poche decine di partecipanti. Della mancata esibizione degli elenchi è stata già informata l’autorità giudiziaria. Il Presidente della Regione – si legge – ha invitato la direzione dell’Asl a richiedere ufficialmente l’impegno diretto e immediato delle forze dell’ordine affinché vengano forniti gli elenchi di quanti hanno partecipato agli eventi – per poter procedere all’individuazione tempestiva di eventuali altri contagi – e perché vengano perseguiti comportamenti irresponsabili che vanno oltre il tollerabile”.
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