Preparando la nazione a un bilancio delle vittime per coronavirus che potrebbe superare le 100.000 persone, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esteso le linee guida restrittive sul distanziamento sociale fino al 30 aprile, inchinandosi agli esperti di sanità pubblica che gli hanno presentato proiezioni ancora più terribili per l’espansione della pandemia di coronavirus. Un grosso passo indietro per il tycoon, che fino a pochi giorni fa annunciava la volontà di riaprire il Paese. “Il picco dei decessi per coronavirus si avrà in due settimane. Per questo prolunghiamo fino al 30 aprile le linee guida sul distanziamento sociale”, ha detto il presidente

Trump ha poi aggiunto che per il Paese sarebbe buono se “potesse contenere” il numero di morti “fino a 100.000” per il coronavirus. “È un numero orribile”, ha sottolineato durante un briefing sul coronavirus. E ha poi aggiunto: “Tutti insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro”.

Parole diverse da quelle fatte registrare in una intervista alla Cnn da Anthony Fauci, massimo esperto di malattie infettive americano e consulente della Casa Bianca, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases. Nell’intervista Fauci aveva sottolineato che “da quello che vediamo ora, direi che ci potrebbero essere 100.000-200.000 morti” per coronavirus, mentre l’esperto Usa prevede “milioni di casi”.

I decessi provocati dal coronavirus nello Stato di New York, in meno di un mese hanno superato ieri quota mille. Come sottolinea il New York Times gran parte dei decessi si sono registrati negli ultimi giorni. Il governatore dello Stato Andrew Cuomo aveva annunciato domenica sera che le persone contagiate sono 59.513, di cui 8.503 in ospedale e 2.037 in terapia intensiva.

NIENTE QUARANTENA PER NEW YORK – Niente quarantena invece negli Stati Uniti per la città di New York a causa della pandemia di Coronavirus. Lo ha annunciato nelle scorse ore il capo della Casa Bianca Donald Trump:  “Su raccomandazione della Task Force Coronavirus della Casa Bianca e previa consultazione con il Governatore di New York, New Jersey e Connecticut, ho chiesto di limitare rigorosamente gli spostamenti nell’area, sotto il controllo dei governatori, in consultazione con il Governo federale. Ma non sarà necessaria una quarantena” ha scritto il presidente Usa su Twitter.

Inizialmente il tycoon era favorevole ad una iniziativa di questo tipo, severamente bocciata invece dal governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, che alla Cnn aveva spiegato che una misura simile avrebbe scatenato il caos e che imporla equivarrebbe a “una dichiarazione di guerra agli stati, una dichiarazione di guerre federale”.

L’ALLARME DEL NEW YORK TIMES – A rincarare la dose ci aveva pensato nei giorni scorsi il New York Times. Per il prestigioso quotidiano della Grande Mela se il tasso di crescita di casi continuerà ai livelli attuali, l’area metropolitana di New York registrerà un disastro peggiore di quella di Wuhan in Cina o della Lombardia in Italia. Per il quotidiano infatti “ha avuto meno successo nell’appiattire la curva a questo punto dell’epidemia rispetto a Wuhan o alla regione Lombardia”. “Naturalmente non è certo garanzia che il trend continuerà. E’ possibile che il distanziamento sociale rallenti o fermi la crescita di casi”, precisa il quotidiano.

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