“A letto e al buio” per quasi due giorni. È quanto capitato alla premier Giorgia Meloni a causa di un problema di “otoliti“. Secondo i collaboratori della presidente del Consiglio, nella serata di ieri Meloni è stata visitata a casa da un otorino, diagnosticandole la “sindrome otolitica“. Il dottore ha eseguito una manovra per risolvere la situazione e la premier “è già in via di miglioramento”. Sempre secondo le fonti vicine alla leader di Fratelli d’Italia, con “il collare è riuscita ad alzarsi e a parlare al telefono”.

Le condizioni di salute di Meloni

Come spiegano i collaboratori della premier, si era pensato a “postumi dell’influenza” perché la premier “da un paio di giorni soffriva di nausea, vertigini”. Poi alla “labirintite”. L’otorino ha riscontrato invece la “vertigine posizionale parossistica benigna”, cioè il problema agli otoliti, che presenta sintomi simili. “Già questa mattina, dopo la manovra e con il collare che le impedisce movimenti” bruschi, “si è alzata ed è in fase di miglioramento”. Servirà, aggiungono, ancora qualche giorno “per precauzione”.

Cosa sono gli otoliti

Gli otoliti sono piccolissime concrezioni di ossalato di calcio inglobati in una matrice gelatinosa, contenuta nell’endolinfa dell’orecchio interno. Gli spostamenti degli otoliti, relativamente pesanti e che sono conseguenti a modificazioni della posizione della testa o ad accelerazioni lineari, possono provocare sensazioni statiche e di equilibrio. A volte possono staccarsi e viaggiare nei canali semicircolari, provocando una patologia vertiginosa, detta vertigine parossistica posizionale benigna, o cupololitiasi o canalolitiasi.

La Conferenza stampa di fine anno

Inizialmente prevista per il 21 dicembre, poi spostata al 28, la conferenza stampa di fine anno della premier è stata nuovamente spostata proprio per il problema di salute di Giorgia Meloni. Finora si credeva fosse solo un’influenza, ma oggi l’indiscrezione della sindrome otolitica. La nuova data per la Conferenza è il 4 gennaio alle 11, come annunciato il governo insieme all’Ordine dei giornalisti.

 

Redazione

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