Gli studi di Caltech e Columbia
Cos’è la variante di New York del Coronavirus: l’allarme perché può indebolire l’efficacia dei vaccini
Gli scienziati l’hanno denominata B.1.526, ma i media l’hanno già ribattezzata “variante di New York”. È questa la nuova forma di Coronavirus che si sta diffondendo nella megalopoli americana, isolata da due team di ricerca della Caltech e della Columbia University, sempre negli Stati Uniti.
“La nuova variante del virus si sta diffondendo rapidamente a New York City e porta una mutazione che potrebbe indebolire l’efficacia dei vaccini“, hanno detto i ricercatori, anche se i due studi prodotto fino ad oggi non sono stati ancora sottoposti a peer review, né pubblicati su una rivista scientifica.
Questa nuova variante del virus è stata identificata la prima volta in campioni raccolti a New York a novembre e fino a metà febbraio febbraio rappresentava circa una sequenza virale su quattro del database condiviso dagli scienziati. Il fattore più pericoloso di questa nuova variante, come evidenzia anche il New York Times, è che conterebbe una mutazione che potrebbe aiutare il virus a schivare il sistema immunitario.
A new virus variant is spreading rapidly in New York City, and it carries a mutation that may weaken the effectiveness of vaccines, researchers said. https://t.co/8mK7AKjjvS
— The New York Times (@nytimes) February 25, 2021
Secondo Michel Nussenzweig, un immunologo della Rockefeller University, la scoperta dell’ennesima variante, forse più resistente al vaccino, “non è una notizia particolarmente felice”. Sempre Nussenzweig però, che non è stato coinvolto nelle nuove ricerche, spiega anche che sapere della sua esistenza “è importante perché forse possiamo fare qualcosa a riguardo”.
Per fronteggiare l’emergenza Covid intanto gli Stati Uniti hanno annunciato l’estensione dello stato di emergenza oltre il primo marzo. “Il Covid 19 continua a causare significativi rischi alla salute pubblica e alla sicurezza del Paese. Per questo l’emergenza nazionale dichiarata il 13 marzo 2020 deve continuare a restare in vigore dopo l’1 marzo 2021”, recita una nota del governo.
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