La simulazione senza le misure restrittive
Coronavirus, picco contagi atteso a metà marzo: le varianti aumentano la velocità di propagazione
Le varianti del Covid che si stanno diffondendo in Italia spaventano soprattutto per la loro velocità di propagazione. La simulazione calcolata dall’Istituto superiore di sanità e che è stata visionata anche dal Comitato tecnico scientifico ipotizza che i contagi possano risalire a 40mila. Questo ovviamente senza misure di contenimento come quelle imposte dal Governo.
Il problema è che soprattutto la variante Inglese viaggia a una velocità più elevata del 40% e questo fa presumere, sempre secondo la stessa simulazione, che a metà marzo possa essere raggiunto un picco di almeno 25.000 casi giornalieri al giorno. Le misure di contenimento, l’esperienza insegna, hanno poi effetto settimane dopo l’entrata in vigore delle nuove misure. Probabilmente le misure sono state imposte proprio per evitare questo picco.
Il campanello d’allarme sulla ripresa della corsa del contagio, trascinata dalla variante inglese che già oggi dovrebbe rappresentare il 40-50 per cento dei casi (l’ultima rivelazione dell’Iss la dava al 17,8, ma ormai sono passati molti giorni), non è rappresentato solo dall’Rt nazionale che a 0,99, dunque a un soffio dal livello critico di 1. Anche i dati del fine settimana testimoniano che i contagi sono in risalita del 14%.
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