Caro Direttore,
Alfredo Cospito, detenuto nel carcere di Bancali, a Sassari, è al novantaquattresimo giorno di sciopero della fame. Per avere una idea più precisa di cosa ciò comporti, vogliamo ricordare che il militante dell’Ira Bobby Sands morì dopo sessantasei giorni di digiuno. Da quando ha iniziato la sua azione, Cospito è stato seguito settimanalmente dalla dottoressa Angelica Milia, nominata dall’avvocato Flavio Rossi Albertini. Per la prima volta da quel 20 ottobre entrambi parlano oggi di situazione medica grave, sulla soglia del precipizio.

Cospito ha infatti perso 40 kg e persino camminare durante l’ora d’aria potrebbe procurargli un danno irreversibile. Più di una settimana fa il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha diramato una nota in cui affermava di seguire attentamente l’evolversi della condizione del detenuto e che, fino a quel momento, non gli era giunta alcuna richiesta di revoca del regime di 41 bis. Il 13 gennaio scorso, a pochi giorni dalla nota del Ministro, il difensore di Cospito invia una richiesta di revoca anticipata del decreto, fondata su elementi nuovi e diversi da quelli presi in esame dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, poiché emersi successivamente alla data di celebrazione dell’udienza camerale di sorveglianza. Il Ministro ha 30 giorni di tempo per decidere sull’istanza, trascorsi i quali si realizzerà la procedura del “silenzio-rifiuto”.

Nella nostra lettera del 10 gennaio al Direttore di questo giornale scrivevamo che esistevano, di fatto, due soluzioni: attendere la decisione della Cassazione o quella del Ministro. A oggi crediamo che la gravità delle condizioni sanitarie di Cospito non contempli la possibilità di aspettare la decisione dei giudici della Cassazione. Il ventaglio di alternative si è ridotto all’osso, il Ministro Nordio ha ricevuto la richiesta di revoca e a lui spetta di fornire una risposta. Alfredo Cospito ha diritto di sapere se dovrà continuare a camminare lungo questo precipizio, oppure se la sua sorte è segnata sin da ora.

Luigi Manconi, Marica Fantauzzi

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