Nessuna intenzione di dimettersi. Né lui né Giovanni Donzelli. Lo aveva anticipato già ieri, a pochi minuti dall’informativa del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul caso di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41-bis e dal 19 ottobre scorso in sciopero della fame, e sulle dichiarazioni di Donzelli in aula che dopo aver citato dei colloqui tra Cospito ed esponenti di ‘Ndrangheta e Camorra aveva chiesto al Partito Democratico, del quale alcuni membri avevano visitato in carcere l’anarchico: “Siete con lo Stato o con i terroristi?”. È scoppiato un caso: accolta la richiesta di istituire un Giurì d’onore, le opposizioni hanno chiesto le dimissioni sia di Donzelli che di Delmastro Delle Vedove.

Perché quest’ultimo, sottosegretario alla Giustizia, con delega al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, già avvocato di Giorgia Meloni e fedelissimo della Presidente del Consiglio, ha ammesso di aver passato lui quelle informazioni a Donzelli. E oggi ribadisce in un’intervista a Il Correre della Sera che non si dimetterà e che “erano in una relazione basata sull’osservazione degli agenti penitenziari che fanno bene il loro lavoro, ponendo attenzione ai detenuti in 41 bis”. Documenti che “non sono classificati, né secretati e nemmeno riservati”. Delmastro dice di non aver saputo prima che in aula Donzelli avrebbe fatto quelle dichiarazioni.

Meloni invece “mi ha chiesto se erano informazioni segrete. Le ho risposto di no. Aggiungo: in un Paese in cui si denuncia che vengono apposti troppi segreti di Stato perché, in un caso in cui i cittadini possono sapere, avrei dovuto comportarmi come chi li vuole tenere all’oscuro?“. Nordio però in informativa ha parlato di informazioni “sensibili”, che per la loro comunicazione occorreva “una verifica preventiva” e che “occorre verificare il livello di segretezza” e “se il destinatario potesse divulgare”. Non ha quindi sciolto il nodo su quelle informazioni, se fossero o meno segrete e se divulgabili. “Sulla questione è stato aperto un fascicolo d’indagine dalla procura di Roma. Per doveroso rispetto del lavoro degli inquirenti, non possiamo non tenerne conto”, ha concluso Nordio.

Al momento le due posizioni non si escludono: serviranno verifiche. Certo sono a due livelli diversi di fermezza e atteggiamento politici.

Delmastro conferma che fino a quando al governo ci sarà Fratelli d’Italia “41-bis ed ergastolo ostativo sono inattaccabili”. Il ministro Nordio aveva d’altronde ribadito sia in conferenza stampa che in informativa che lo sciopero della fame non porterà fuori dal 41-bis Cospito, a inizio settimana trasferito nel carcere di Milano a Opera, meglio attrezzato dal punto di vista sanitario, viste le condizioni dell’anarchico che ha perso oltre quaranta chili dall’inizio della protesta secondo la difesa. Nessun passo indietro e nessuna trattativa neanche con i movimenti anarchici che negli ultimi giorni hanno compiuto diverse azioni dimostrative.

Si è vociferato intanto e scritto parecchio di animi incandescenti all’interno della maggioranza e dello stesso Fratelli d’Italia dopo le dichiarazioni di Donzelli in aula. Delmastro ha comunque negato di aver portato a casa documenti e relazioni: vive infatti con Donzelli in una casa che condividono nelle loro trasferte romane. Si conoscono da 25 anni. “Nel movimento giovanile ci ‘becchettavamo’ spesso. Io sono di Biella, lui toscano. Lui era della destra protagonista, io della destra sociale”. Quando è nato Fdi è cambiato tutto. Donzelli è anche vicepresidente del Copasir, il Comitato di sicurezza e servizi segreti.

Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.