L’allerta meteo, a Napoli, è diventata un incubo. Ogni volta che la Protezione civile regionale ne dirama una, nelle chat delle mamme scatta il panico. “E le scuole?“. E’ questa la domanda che corre sugli smartphone di mezza città. Si perché ogni qual volta c’è una allerta il sindaco Luigi de Magistris decide di chiudere gli istituti scolastici e i parchi cittadini.

Sui parchi nulla da dire, ne possiamo fare a meno. Ma delle scuole proprio no. Chi non può permettersi una babysitter, infatti, deve iniziare ad organizzarsi. Trovare la mamma che si sacrifica e si tiene a casa i bambini. Oppure i nonni che danno una mano. Insomma ogni volta, come si dice da queste parti, è una tarantella. E a chi non riesce ad organizzarsi non resta altro che prendere una giornata di ferie. E i giorni di vacanza dal lavoro, così, diventano sempre più preziosi.

Al di là del fatto che i nostri figli, in questi anni, hanno perso decine di giorni di scuola a causa di allerte meteo. Giorni di qualità, ovviamente. Solo nell’ultimo mese, a memoria, dovrebbero essere cinque i giorni mancati per maltempo. Non contiamo quelli dello scorso anno. E l’inverno deve ancora arrivare… Insomma un bel problema per chi si barcamena e ha appena 24 giorni di ferie all’anno.

IL PRAGMATISMO DI MASTELLA – Ma una soluzione c’era, anche se non potevamo saperlo prima… Infatti a Benevento il sindaco Clemente Mastella affronta con grande pragmatismo l’allerta meteo: “Domani vento abbastanza forte. Evitate di fermarvi sotto gli alberi ed i tetti della città“. Se nel 2011 l’avessimo votato, quando era uno dei candidati a sindaco di Napoli, chissà quante cose avrebbero potuto imparare i nostri figli nei giorni che sono stati persi in questi anni e quante ferie in più ci saremmo potuti godere in giro con i nostri figli e non chiusi in casa…

Luigi Ragno

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