Cadavere ritrovato dopo quasi un giorno di ricerche
Denise morta annegata, ritrovato il corpo disperso durante un’escursione di rafting: gita scolastica finisce in tragedia

E’ stato ritrovato sott’acqua il corpo della giovane Denise Galatà, la 18enne caduta ieri, martedì 30 maggio, nelle acque del fiume Lao, nel Cosentino, durante un’escursione di rafting con la scuola effettuata nel primo pomeriggio. Il cadavere è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco non molto distante dal punto in cui la studentessa era finita in acqua. Sul posto anche i familiari della ragazza che frequentava una scuola di Polistena, comune in provincia di Reggio Calabria.
L’ipotesi che appare più attendibile è che la giovane, dopo essere finita in acqua nel momento dello scontro tra il gommone sul quale si trovava (che si è poi ribaltato) e l’altro natante che procedeva più avanti, non abbia avuto la forza di riemergere e sia morta annegata. Sarà l’autopsia però a chiarire le cause del decesso. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Cassano allo Ionio, sono coordinate dalla procura di Castrovillari. I militari hanno ascoltato i compagni e i docenti della giovane per ricostruire quanto accaduto al momento dell’incidente, oltre ai responsabili delle attività di rafting.
Al vaglio degli investigatori le condizioni meteo e del fiume Lao quando è avvenuta l’escursione così come il numero dei ragazzi presenti su ogni gommone. Il tutto per far luce sulla tragedia, sulle misure di sicurezza adottate e se qualcosa poteva essere fatto per evitare l’incidente. In acqua con Denise sono finiti altri tre compagni di scuola, salvati successivamente dalle guide presenti.
“Siamo tremendamente dispiaciuti e addolorati per la scomparsa di Denise, ci stringiamo al dolore della famiglia” fa sapere all’Adnkronos uno dei responsabili della Pollino Rafting, il centro che ha organizzato l’escursione dove in seguito ad un incidente ha perso la vita Denise. “Siamo venuti a conoscenza degli ultimi aggiornamenti e del ritrovamento del corpo dal telegiornale, non abbiamo ancora avuto contatto con i soccorritori e hanno sequestrato i telefoni degli accompagnatori. Noi siamo stati e saremo a totale disposizione degli inquirenti, abbiamo consegnato in caserma i materiali delle nostre attrezzature”, ha concluso.
Le ricerche della 18enne erano andate avanti, senza esiti, fino a tarda sera. Poi sono state riprese questa mattina. Inizialmente è stato ritrovato il caschetto che la giovane indossava durante l’escursione. Ed è proprio nell’area del ritrovamento che si sono concentrate le ricerche di Denise fino al drammatico epilogo avvenuto poco prima delle 14 di mercoledì 31 maggio.
La ragazza risiedeva con la famiglia a Cinquefrondi, nel Reggino, e frequentava l’ultimo anno del liceo statale di Polistena. Era da alcuni giorni in provincia di Cosenza in gita scolastica, il cosiddetto viaggio dell’ultimo anno, nel parco nazionale del Pollino. Voleva iscriversi alla facoltà di Medicina perché sognava di diventare medico.
“Dal momento in cui abbiamo appreso dell’incidente accaduto ai nostri studenti a Laino Borgo, siamo rimasti sul posto e mantenuto un contatto costante con i soccorritori. Non perdiamo la speranza che la nostra Denise possa essere ritrovata sana e salva al più presto e così riabbracciare la sua famiglia ed i suoi compagni di classe”- ha dichiarato Francesca Morabito, la dirigente del liceo statale di Polistena.
Una delle sue compagne di classe ha raccontato quanto avvenuto durante l’escursione: “All’inizio le acque erano calme ma subito dopo l’intensità della corrente è aumentata. I gommoni con noi a bordo sfioravano pericolosamente enormi massi nell’alveo del fiume, fino a quando abbiamo sbattuto su uno di questi massi ed in tre siamo caduti in acqua”.
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