Il caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo a settembre 2004, è tornato al centro dell’attenzione mediatica. Prima per l’appello della ragazza russa Olesya Rostova poi per la riapertura delle indagini e quindi per le perquisizioni di ieri. “In questa città c’è chi ha visto e sa come è scomparsa Denise ed è a queste persone che mi rivolgo: adesso basta, fatevi coraggio e l’ora di parlare, non potete tenervi sulla coscienza questo peso – l’appello lanciato con un’intervista all’Ansa da Piera Maggio, madre di Denise Pipitone – Denise è figlia di questa città e dobbiamo proteggerla. La mia piccola merita verità e giustizia”.

Sospesa ieri sera l’ispezione dei Carabinieri della Scientifica e dei vigili del fuoco nella casa di via Pirandello 55 a Mazara del Vallo che fu in uso ad Anna Corona, l’ex moglie di Pietro Pulizzi, papà biologico della piccola Denise Pipitone. La donna è la mamma di Jessica Pulizzi (sorellastra della piccola scomparsa l’1 settembre 2004), finita sotto processo e assolta nei tre gradi di giudizio. Era trapelato da alcuni media la notizia sui resti di Denise, subito smentita. L’ispezione, nella casa oggi di proprietari che risiedono all’estero, è stata disposta dalla Procura di Marsala “per verificare lo stato dei luoghi e se sono stati effettuati lavori edili” dopo la riapertura delle indagini sulla scomparsa di Denise.

Gli inquirenti, sulla base di alcune segnalazioni, hanno cercato una stanza segreta dove potrebbe essere stata nascosta Denise subito dopo il rapimento e hanno anche fatto ispezionare un garage con una botola e un pozzo sottostante. Le ricerche fino ad ora non hanno dato alcun esito. L’edificio non è stato posto sotto sigilli. Ieri sera in piazza della Repubblica l’abbraccio dei mazaresi a Piera Maggio che da quasi 17 anni non ha mai smesso di cercare la figlia.

“Apprendere in tv che cercavano i resti di Denise nell’ex casa di Anna Corona mi ha fatto molto male, è stato un colpo inaspettato. Chi ha avuto il cattivo gusto di dire queste falsità? – s’interroga la mamma di Denise. “Finché non saprò la verità su mia figlia non mi fermerò di lottare. Chi sa parli ora. Questi 17 anni sono stati un tempo lunghissimo che abbiamo vissuto con Piero sperando di poter riabbracciare Denise e, dall’altro lato, vivendo i processi in cui abbiamo scoperto cose clamorose che oggi, grazie ai media, sono diventate di dominio pubblico”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.