Alberto è in ordine di tempo l’ultimo nome nel tragico elenco delle vittime del Covid dietro le sbarre. Aveva 56 anni, era detenuto nel carcere di Poggioreale ed è deceduto nel reparto Covid dell’ospedale Cardarelli. Dall’inizio della pandemia è il settimo detenuto morto in Campania per Covid, un triste bilancio nel quale si contano anche sei agenti della polizia penitenziaria e il dirigente sanitario del carcere di Secondigliano. La questione pandemia viaggia di pari passo a quella legata alla vaccinazione.

«A Poggioreale su una popolazione di 2.204 detenuti ci sono ancora 361 detenuti che hanno scelto di non vaccinarsi – fa sapere il garante regionale delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello – mentre i detenuti che hanno completato il ciclo vaccinale con tre dosi sono 869. Nel rispetto del diritto alla salute e alla dignità personale, rivolgo un appello ai detenuti campani a vaccinarsi, a rispettare le precauzioni e i protocolli sanitari». «Non dobbiamo abbassare la guardia – aggiunge – ci vuole responsabilità e rispetto della funzione di prevenzione. La pena non può essere solo privazione della libertà e sequestro del tempo».

Il picco di contagi che si era registrato nei mesi scorsi è scemato, l’emergenza pandemica è rientrata in parametri meno allarmanti ma pur sempre preoccupanti al punto che la pandemia non può dirsi superata. Sia dentro che fuori al mondo penitenziario il Covid continua a rappresentare un pericolo. Di qui l’appello a non allentare l’attenzione e a proseguire con il piano di vaccinazioni all’interno degli istituti di pena della Campania. Ad oggi, nelle quindici strutture penitenziarie della regione, si contano 100 agenti e 151 detenuti positivi, di cui due ricoverati all’ospedale Cotugno.

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