Telecamere in aula vietate, ma i media americani non si sono lasciati sfuggire le immagini di Donald Trump in aula di tribunale. Ha preso il via oggi, a New York, il processo contro l’ex presidente degli Stati Uniti (e due dei suoi figli) per frode fiscale.L’imprenditore ha puntato il dito contro i magistrati, accusandoli di perseguire una “truffa” politicamente motivata, con il primo riferimento alla procuratrice Letitia James. “Questo processo avrebbe potuto essere avviato anni fa ma è stato ritardato per influire sulla campagna elettorale”.

L’esponente democratica chiede sanzioni di 250 milioni di dollari e il divieto per Trump di fare affari a New York. Il miliardario è accusato di aver ingannato banche e assicurazioni manipolando i bilanci della Trump Organization per ottenere prestiti favorevoli. Trump deve affrontare sette capi d’accusa tra cui frode e falsificazione di documenti aziendali e finanziari. Di questi, un risvolto sarebbe particolarmente clamoroso: se la sentenza del giudice della scorsa settimana, venisse confermata in appello, potrebbe costringerlo a rinunciare alle tutte le proprietà di New York, tra cui, naturalmente, l’iconica Trump Tower.

Nonostante le accuse rimane favorito tra i repubblicani per le elezioni presidenziali del 2024, anno in cui continuerà ad affrontare importanti procedimenti legali. Il 4 marzo sarà davanti a un giudice federale per l’accusa di aver influenzato l’esito delle elezioni presidenziali del 2020. E lo stesso in Georgia. Infine, affronterà un processo in un tribunale statale di New York per il pagamento per il silenzio di un individuo e sarà coinvolto in un procedimento federale in Florida per il trasferimento di documenti riservati della Casa Bianca nella sua residenza privata dopo aver lasciato l’incarico.

Redazione

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