Doppia evasione nel carcere San Donato di Pescara. Dopo quella dello scorso 11 luglio, relativa a un detenuto egiziano di 21 anni rintracciato dopo 8 giorni, nella mattinata di martedì 17 agosto, poco dopo le 9, due giovani di 25 e 23 anni (Denis Stranueanu Costel e Florin Covaciu), entrambi di nazionalità romena, sono riusciti a scappare scavalcando il muro di recinzione e sono attualmente ricercati dalle forze dell’ordine con l’ausilio di un elicottero.

A denunciare l’accaduto i sindacati di polizia penitenziaria che lamentano l’imbarazzante facilità con la quale i detenuti sono riusciti ad allontanarsi nelle ultime settimane nel carcere abruzzese diretto dalla dottoressa Lucia Di Feliciantonio. “Purtroppo è successo di nuovo, altri due detenuti che evadono con una facilità imbarazzante. Siamo a quattro nel recentissimo passato, l’ultima evasione risale a luglio scorso” dichiara il segretario generale regionale Uilpa polizia penitenziaria, Ruggero di Giovanni.

Poi l’attacco a ministero della Giustizia e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria: “Sono anni che lamentiamo le carenze strutturali, di personale e la totale inadeguatezza della gestione nel carcere di Pescara, inutilmente. Siamo sicuri che anche stavolta le colpe saranno cercate esclusivamente tra le fila della polizia penitenziaria pescarese (guidata dal comandante Nada Marrone), ma sappiamo benissimo che le colpe sono da cercare più in alto. Una carenza di personale insostenibile, mancano all’appello oltre 50 unità, abuso nel ricorso allo straordinario, accorpamenti dei posti di servizio sistematici e senza alcun confronto sindacale hanno portato alla rovina del carcere pescarese. Auspichiamo una verifica ispettiva approfondita dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che porti alla luce le reali responsabilità”.

Il coordinatore regionale Fp Cgil Abruzzo Molise-Giustizia, Giuseppe Merola, chiede l’immediato accertamento di responsabilità e l’avvicinamento dei vertici del carcere. “E’ aberrante e paradossale quanto sta accadendo nella struttura penitenziaria pescarese, con serie compromissioni dell’ordine e della sicurezza anche per la collettività pubblica. Lavoratori e popolazione detenuta, da troppo tempo, vivono in condizioni di reale disagio e non si può far finta di niente”.

Presi dopo 10 ore: decisiva la collaborazione dei cittadini

I due fuggitivi sono stati intercettati dalla polizia dopo circa 10 ore: erano nascosti in un canneto. Decisiva, secondo la testimonianza delle forze dell’ordine, la collaborazione dei cittadini. “L’operazione è stata agevolata dalla preziosa collaborazione” dei cittadini ha spiegato la Questura di Pescara nel corso di una conferenza stampa. “Una volta avuta l’autorizzazione a divulgare le foto dei due, infatti, la “maggiore comunicazione ha facilitato il nostro lavoro”. Arrivata una segnalazione al 113, è scattato l’avvicinamento delle Volanti e delle auto civetta della Mobile alla zona dove i due sono stati visti.

I due rumeni sono stati bloccati in un canneto proprio mentre stavano per scavalcare l’area della ferrovia dove sarebbe stato difficile poi rintracciarli.

Redazione

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