È morto a 101 anni a San Francisco Lawrence Ferlinghetti, padre e leggenda della Beat Generation, il filone letterario di giovani americani entusiasti e malinconici come Jack Kerouac o Allen Ginsberg che si sviluppò negli anni ’50. Ferlinghetti ha giocato un ruolo da protagonista nell’editoria americana da autore, di prosa e poesia, e da editore. La sua City Lights Booksellers & Publishers, fondata nel 1953, al confine di North Beach sulla Columbus Avenue è diventata un luogo iconico.

Era nato a New York da padre bresciano e madre ebrea sefardita. La svolta nel 1956 quando diede alle stampe l’Urlo, Howl, di Allen Ginsberg. Un’opera considerata scandalosa e oscena, che fu oggetto di un processo, e che comunque restò come uno dei momenti più rappresentativi della poesia del Ventesimo secolo. In nome del Primo Emendamento che garantisce la libertà d’espressione Ferlinghetti fu scarcerato.

La sua prima opera, pubblicata nel 1956, fu Pictures of the gone world. Da subito utilizzò il cognome del padre, dopo aver scoperto che non si chiamava Ferling ma Ferlinghetti. Le sue raccolte di poesie più famose sono state A Coney Island of the mind, Her, The secret meaning of things. Sempre impegnato nei temi sociali, Ferlinghetti è stato molto amato da tutte le giovani generazioni di lettori e scrittori che ha attraversato nei suoi 101 anni. Aveva partecipato alla Seconda Guerra Mondiale, arruolandosi nella Marina.

Antonio Lamorte

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