È morto a 78 anni Franco Cassano. Il sociologo del Pensiero Meridiano, uno degli esponenti della cosiddetta “e’cole barisienne”, animatore del circolo della Città Plurale e della “Primavera Pugliese”. Era malato da tempo. Era stato anche parlamentare. “Poi un giorno abbiamo cominciato a guardare il Sud in modo diverso, e ci siamo ritrovati con più passato e molto più futuro di quanto credevamo possibile”, ha scritto sui social lo scrittore, Premio Strega, direttore del Salone del Libro di Torino Nicola Lagioia ricordando Cassano e il suo Pensiero Meridiano.

Era nato il 3 dicembre 1943 ad Ancona. Era professore ordinario di Sociologia e Sociologia dei Processi culturali e comunicativi all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Assidua negli anni la sua collaborazione da editorialista con L’Unità e con Avvenire. Proprio Il pensiero meridiano, insieme con L’umiltà del male e Modernizzare stanca – i primi due per Laterza, l’ultimo per il Mulino – i suoi testi più importanti. Aveva fondato nel 2003, con altri intellettuali baresi, l’associazione Città Plurale, laboratorio di civismo che fu tra i pilastri di quella che fu definita “primavera pugliese”. Da quell’esperienza trassero inerzia le esperienze amministrative di Michele Emiliano al comune di Bari, attualmente alla Regione, e di Nichi Vendola, ex governatore pugliese.

Cassano fu eletto deputato con il Partito Democratico nella circoscrizione Puglia nel 2013 e ricoprì il ruolo di componente della Commissione Esteri. Tra i primi a esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa dell’intellettuale il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro. “Franco Cassano ci ha insegnato a credere in quello che siamo e, soprattutto, in quello che possiamo diventare. Dire che ci mancherà è troppo poco. Oggi siamo tutti orfani. Addio Franco – ha scritto su Facebook Decaro – Un intellettuale e un maestro, un uomo dall’intelligenza originale e sorprendente, che come nessun altro ha saputo rivoluzionare i paradigmi del racconto del Sud e dell’essere meridionali. Un uomo a cui questa terra deve moltissimo. Un uomo di sinistra. Un uomo sempre di parte. Un uomo mai fazioso. Un uomo che riusciva a coniugare un pensiero solidissimo e profondo, con una straordinaria leggerezza”.

Dolore espresso anche dal segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti: “Con la scomparsa di Franco Cassano l’Italia perde uno dei suoi più grandi intellettuali. Dagli anni Settanta a oggi, con il suo sguardo acuto e profondo di chi vede lontano, ha aperto strade nuove al pensiero della sinistra e all’impegno civico e meridionalista per intere generazioni. Perdiamo un punto di riferimento, anche per il Pd, un maestro di avanguardie, ci mancherà moltissimo”.

Un post di cordoglio anche da parte dell’ex ministro per il Sud Giuseppe Provenzano: “È morto Franco Cassano. Per molti, è stato un maestro. Per me, un riferimento costante, in un dialogo sui molti modi di vedere il Sud, sui venti della storia, sull’umiltà del male. Non la pensavamo sempre allo stesso modo, sapeva essere acutissimo e dolcissimo nel confronto. Avremo modo di ricordarlo a dovere, glielo dobbiamo in tanti. Ma io ora ripenso all’ultima volta che andai a trovarlo a Bari, un anno fa o poco più. Una visita privata, a casa sua. Stava già male, dopo quell’intervento. ‘Ascolta gli altri, Peppe, ma segui il tuo demone’, furono per me le sue ultime parole. Franco Cassano era un grand’uomo, era così”.

Antonio Lamorte

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